Infertilità maschile sempre più diffusa, come fare?

Al X Congresso della Società Italiana di Fisiopatologia della Riproduzione è emerso un dato estremamente allarmante: l’infertilità maschile è sempre più diffusa. Al punto che spesso si trovano uomini infertili già a 30 anni.
Che sta succedendo? “Questo dato è frutto di una sempre maggiore esposizione all’inquinamento e allo stress” risponde convinto il professor Andrea Fabbri, professore associato di Edocrinologia Medica presso l’Università di Tor Vergata.
Innanzitutto – prosegue – si è più esposti agli agenti tossici esterni. Penso alla contaminazione alimentare da estrogeni, ormoni femminili che agiscono in antagonismo con quelli maschili, ed ad altri inquinanti chimici. C’è poi un aspetto legato allo stress, fattore che agisce negativamente sulla spermatogenesi cioè sul processo di formazione degli spermatozoi. Una sperimentazione, ad esempio, ha dimostrato che nei detenuti in attesa nel “Braccio della morte”, la spermatogenesi quasi si annulla. Un altro fattore di rischio sulla fertilità maschile è il fumo che riduce sensibilmente la motilità degli spermatozoi”.

Il problema dell’infertilità oggi colpisce una coppia su cinque.

L’origine del “problema” è per il 30 per cento addebitabile all’uomo. E una pari percentuale è della coppia. “ C’è una serie di concause che determinano questa incidenza di patologia maschile così alta – segnala il prof. Fabbri – una di quelle più importanti è la presenza del varicocele, un problema di natura vascolare. Un maschio adulto su cinque ne soffre e va detto che in quei soggetti il rischio di infertilità è cinque volte superiore alla norma. La conseguenza del varicocele, specie del testicolo sinistro, è un ristagno venoso, quindi un aumento della temperatura locale e, perciò, un danno alla spermatogenesi. Un consiglio che mi sembra utile dare è che in chi soffre di varicocele, una condizione che può essere documentata con certezza solo con il doppler, sono sconsigliati impegni che possano aumentare il flusso sanguigno nella zona bassa del corpo: penso all’uso dei pesi nella palestra o alla subacquea”. Quand’è che una coppia deve preoccuparsi se non riesce ad avere figli? “Spesso – conclude il docente di Endocrinologia Medica – c’è un allarmismo ingiustificato nelle coppie che provano per qualche mese. Per parlare di difficoltà bisogna superare almeno i dodici mesi di rapporti intenzionalmente fertili. A quel punto è importante rivolgersi ad uno specialista per combattere l'infertilità maschile”.