Attenzione al gel per le unghie e ai tacchi alti, problemi in arrivo

La passione per le unghie laccate può giocare brutti scherzi alle italiane, che ormai in sette casi su dieci soffrono di problemi alle estremità dei piedi. La moda del gel sui piedi sta creando moltissimi nuovi problemi: si moltiplicano i casi di infezioni periunghiali e di lesioni, soprattutto all'alluce: problemi che rendono necessaria l'asportazione dell'unghia o ne provocano la caduta. Così, per essere più belle, ci si ritrova con un alluce inguardabile. A condannare senza appello la moda della pedicure con il gel o l'acrilico, importata dagli Stati Uniti e ora tanto in voga anche in Italia, è Mauro Montesi, presidente dell'Associazione italiana podologi (Aip), alla vigilia del XXIV Congresso nazionale di podologia. «Con l'arrivo della stagione calda sempre più donne scelgono di farsi applicare il gel sulle unghie dei piedi, per sfoggiare al meglio sandali all'ultima moda - sottolinea Montesi - ma così si espongono al rischio di microtraumi e infezioni periunghiali difficili da individuare, finchè non è troppo tardi». Insidie cui si aggiungono quelle celate dalle scarpe più modaiole. «Sono dei veri killer per i piedi femminili - dice l'esperto - A partire dai modelli con platform e tacchi vertiginosi che si vedono quest'anno nelle vetrine: il baricentro è spostato e camminare su queste calzature, piuttosto pesanti, altera la postura ed espone al rischio di distorsioni». Il rischio? «Metatarsalgie, capsuliti, callosità, dita a martello», elenca lo specialista. «Oltretutto questi modelli, con un rialzo notevole per l'avampiede e tacchi davvero altissimi, non sono flessibili: la postura è alterata a lungo. Insomma alcune di queste scarpe rischiano di regalare, oltre ai problemi alle estremità, anche un bel mal di schiena».

Alle critiche dell'esperto non sfuggono le ballerine in gomma tanto di moda fra le giovanissime. «In questo caso l'assenza totale di tacco non aiuta la postura, mentre il materiale non permette al piede di respirare», avverte Montesi. Il rischio è quello di ritrovarsi con un'estremità bollita, con vesciche e spellature. Insomma, moda e benessere non sembrano far rima, quest'anno, almeno se si guarda alle scarpe. «Una calzatura primaverile o estiva ideale per lei deve essere aperta ma contenere bene il piede, con un tacco di 4-5 centimetri, senza stringhe o lacci che costringano le dita. Insomma, dovrebbe somigliare ai calzari degli antichi romani», aggiunge l'esperto. Un modello certo non adatto a una serata elegante. «Ma uno stravizio ogni tanto è ammesso - concede Montesi - dunque via libera ai tacchi alti per andare a teatro: due ore sui trampoli non fanno troppo male. I problemi sono invece garantiti per chi usa gli stiletti in ufficio, perchè in questo modo - spiega - la sofferenza per il piede è destinata a durare tutto il giorno, e alla lunga i problemi arriveranno», assicura. Ma allora cosa fare per coniugare salute e bellezza? L'esperto approva la moda americana di portare con sè delle scarpe comode, da indossare per trovare sollievo, sfoggiando le calzature 'da urlò solo per una breve parte della giornata. Montesi, però, è pessimista.«Nonostante il fatto che il 70% delle italiane abbia problemi ai piedi, dall'alluce valgo alle dita a martello, dalle callosità alle capsuliti, poche rinunciano alle scarpe di moda e alla sofferenza che regalano. Basta gettare per terra una monetina a un matrimonio: chinandosi per raccoglierla - conclude con un sorriso - si vedrà che, sotto il tavolo, tutte le donne presenti si sono sfilate discretamente le scarpe per trovare sollievo. È inevitabile: quando le scelgono non guardano alla comodità, ma piuttosto corrono allo specchio per vedere come slanciano la gamba».