Insulina da inalare Exubera

Per più di 80 anni, fin dalla sua scoperta, l’Insulina è stata somministrata con iniezioni. Aghi sempre più sottili ed indolori, penne, dispositivi monouso, rendono l’iniezione sicuramente più facile rispetto ai tempi non tanto lontani delle siringhe di vetro da sterilizzare e bollire ad ogni uso. La paura delle iniezioni più volte al giorno fa perdere di vista il vero obiettivo della terapia, vale a dire l’ottimo controllo della glicemia e degli altri parametri clinici (pressione arteriosa, livelli di colesterolo e trigliceridi). Spesso, infatti, all’esordio della malattia, pur di non cominciare le iniezioni d’Insulina, il paziente continua a assumere pillole rimanendo così scompensato, con il conseguente rischio di sviluppare le complicanze croniche (infarto del miocardio, ictus cerebrale, retinopatia e nefropatia diabetica ....). Nei casi di diabete di tipo 1 invece non esiste in pratica alternativa alla terapia multi-iniettiva sin dall’inizio della scoperta della malattia, con almeno 3-4 iniezioni al giorno. Poche settimane fa la Fda, la commissione americana che autorizza i nuovi farmaci, ha dato parere positivo sulla futura commercializzazione dell’Insulina inalatoria “Exubera”. Le principali industrie che preparano Insulina sono in partnership con industrie leader nel campo dei dispositivi per inalazione. Bisogna in ogni caso ancora superare una serie di dubbi e perplessità: ad esempio l’efficacia dell’assorbimento in pazienti fumatori o con malattie respiratorie.