Allergie da acaro in aumento, vaccinarsi!

L'acaro, il famigerato responsabile delle allergie, compie 50 anni. E' passato infatti mezzo secolo dalla sua scoperta. Oggi a Roma si è tornato a parlare di allergie in un convegno di allergologi italiani nel corso del quale è stata effettuata anche una videoconferenza dal Corpus Life Sciences Museum di Leiden, in Olanda, ospite Frits Spieksma, lo scienziato che ha contribuito alla scoperta dell'acaro. Circa il 30% degli europei soffre di allergie e questa percentuale è destinata a crescere, le stime parlano del 50% entro il 2015. In Italia a soffrire di questa patologia sono il 20% circa delle persone, di queste il 40% provocate dall' acaro, grande un terzo di millimetro che si infila ovunque nelle nostre case e nell'aria e che si nutre di pelle, unghie, peli.
All'inizio l'allergia si manifesta con una reazione a livello cutaneo come una dermatite, ma può poi passare all'apparato respiratorio causando riniti e ostruzioni nasali che possono peggiorare in asma allergico anche grave. «Per evitare questo peggioramento - ha dichiarato Valerio Di Rienzo, presidente dell'Associazione italiana specialisti allergologi e immunologi clinici - bisogna vaccinarsi somministrando basse dosi di allergeni per sviluppare una iposensibilizzazione che evita l'aggravarsi dei sintomi». La vaccinazione consentirebbe anche di contenere i costi di ospedalizzazione, cura e perdita di giornate lavorative. Si calcola che in Italia il costo complessivo delle allergie è di 2,5 miliardi di euro, il costo medio per paziente al giorno è di 750 euro fino ad un massimo di 4mila euro nei casi più gravi.