Fa bene ai bambini praticare il calcio? Lo sport migliore

Quando arriva l'autunno scatta per i bambini non solo l'ora dello studio ma anche quella dello pratica sportiva. Ci si chiede se ai bambini faccia bene praticare il calcio, se sia la scelta giusta, qual'è lo sport migliore? Imparare i primi rudimenti del calcio è utile e formativo. Un po’ meno lo è l’intraprendere l’attività agonistica sin dalla primissima età e vediamo il perché. Il calcio fa parte dei cosiddetti “sport di squadra” cioè di quelle attività atletiche caratterizzate dalla corsa e dal contrasto per impadronirsi di una palla che il giocatore tenterà di indirizzare verso una rete.Questi sport hanno il vantaggio di essere fondamentalmente dei giochi, praticati sportivamente e quindi con necessità di sviluppare tutte le doti atletiche, ma in grado di conservare l’aspetto più affascinante della pratica sportiva, l’aspetto “ludico”, cioè il piacere di correre e contrastare divertendosi, fino all’esaltazione che si raggiunge nel momento di segnare una rete.
Si ritiene ormai che fin dagli otto anni di età un bambino possa essere avviato all’apprendimento di questa disciplina. Le attività fisiche sportive in età precoce sono fondamentali per un armonico sviluppo dell’organismo giovanile e per il suo miglioramento funzionale a patto di porre estrema attenzione ai primi gradini della formazione sportiva del bambino e dell’adolescente che sono entità biologiche del tutto particolari.
La classificazione usata dalla Federazione Gioco Calcio suddivide i giovani in quattro fasce d’età:
8-10 anni = PULCINI
10-12 anni = ESORDIENTI
12-14 anni = GIOVANISSIMI
14-16 anni = ALLIEVI
e per ciascuna di queste categorie sono ormai stati affinati i programmi di attività addestrativa e sportiva più idonei. É importante sottolineare che la capacità coordinativa le abilità motorie e la mobilità articolare vanno allenate in maniera accentuata durante tutta l’età prepuberale (8-13 anni) poiché in questo periodo si ottengono i maggiori successi.Ovviamente vanno esercitate prevalentemente quelle relative alla tecnica di base del calcio senza tuttavia trascurare l’acquisizione di forme di movimento di altre discipline sportive.
É opportuno perciò, che, nell’allenamento dei bambini si tenda ad una formazione di base generale, in modo da sviluppar un processo di crescita psico-fisica in più campi, utile per il futuro successo sportivo. Anche l’allenamento per la velocità, resistenza aerobica, per la forza rapida e per la forza resistente va iniziato in età prepuberale (a partire dagli 11-12 anni) per poter essere poi accentuato nei periodi successivi. Ponendo sempre la massima attenzione alle sollecitazioni a cui sottoporre le articolazioni e a limitando al massimo i traumi da contrasto. In conclusione solo attraverso un’attività fisica e sportiva condotta con metodo ed intelligenza ed adeguata alle possibilità psico-fisiche si svilupperà nei giovani un fisico armonico e robusto con una sana ed equilibrata personalità. Inoltre pur senza perdere di vista la possibile formazione del campione, l’allenamento dei giovani dovrà sempre essere svolto in forma Iudica.