Ringiovanire con il proprio sangue con la PRP

Si chiama PRP, platelet-rich plasma, plasma (il proprio) arricchito con le piastrine, la nuova tecnica di ringiovanimento per il viso. Distendere le rughe, eliminare i segni del tempo, ma anche cicatrici di ferite si può grazie alle iniezioni di proprio sangue arricchito di fattori di crescita piastrinici.

Come funziona: il trattamento PRP si esegue in anestesia locale, con una microcannula identica a quote usata nella liposuzione. Si preleva dalla pancia (oppure da glutei o dalle cosce) una piccola quantità di grasso, che viene subito trattato e centrifugato.Purificato, il tessuto adiposo viene quindi addizionato di piastrine estratte dai sangue del paziente (il prelievo 18 cc in tutto) è reiniettato con una siringa, all'interno dela cicatrice o della lesione da riparare per migliorare la cicatrice.

 Nel'arco di sei mesi, il tempo necessario affinché l'autoinnesto attecchisca e si stabilizzi si possono osservare dei notevoli miglioramenti dela cicatrice. Che diventa più sottile, più liscia e meno spessa. E. soprattutto, meno dolorosa I "buchi* lasciati da ulcere, ustioni e abrasioni si richiudono ed il tessuto cutaneo appare come rigenerato dall'interno. La tecnica Prp può essere utilizzata anche per distendere le rughe intorno agli occhi, alla bocca e quelle verticali della fronte.

Come Rimuovere un Tatuaggio

I tatuaggi sono belli, specialmente all' inizio, quando c'è la novità, ma hanno un difetto, a differenza del trucco permanente, sono permanenti. Quando ci siamo stancati, oppure quando abbiamo il desiderio di rimuoverli, o comunque cancellarli per cambiare disegno e colore esistono delle procedure per eliminarli. Escludendo la chirurgia, che comporta la comparsa di cicatrici, vediamo quali sono le tecniche di rimozione dei tatuaggi.

Elettrosalatura:
è una tecnica che si tende a non utilizzare più. Prevedeva un'applicazione giornaliera di una miscela a base di cloruro di sodio posta sul tatuaggio che provocava un'abrasione cutanea profonda. Per cancellare del tutto il disegno sono necessarie diverse sedute (da 3 a 6 mediamente). Alla fine del trattamento, è necessario continuare la medicazione della zona interessata per 3 settimane circa. Si tratta di una tecnica che offre comunque buoni risultati solo sui tatuaggi molto superficiali; negli altri casi, c'è il rischio che l'abrasione troppo profonda crei una zona di pelle più chiara oppure addirittura una cicatrice permanente. 

Laser Q-switched:
è la metodologia più utilizzata per eliminare i tatuaggi in modo efficace, sicuro e senza rischio di cicatrici. Si tratta di laser a impulsi ultraveloci: la durata dell'impulso di luce è nell'ordine del nanosecondo, cioè un milionesimo di secondo. Questo tipo di laser provoca una sorta di "micro-esplosione" dei pigmenti colorati che formano il tatuaggio; le particelle pigmentale vengono dunque progressivamente vaporizzate e poi eliminate attraverso i macrofagi, cellule che sono capaci di inglobare nel loro citoplasma particelle estranee e di distruggerle. Anche se offre ottimi risultati, il trattamento con i laser Q-switched non garantisce la stessa risposta su tutti i tatuaggi: molto dipende dall'estensione e, soprattutto, dal colore del tatuaggio. Non tutte le tinte, infatti, sono ugualmente sensibili all'azione del laser: il nero e il rosso sono i più facili da rimuovere, i più difficili sono il blu e verde; il giallo e il bianco possono anche non rispondere affatto al laser.