Alluce valgo: cosa lo causa? Come si previene?

L’alluce valgo è una delle patologie dell’apparato muscolo scheletrico più conosciute che riguarda un’anomala deviazione dell’alluce verso le altre dita del piede. Questa deviazione per essere patologica deve superare un inclinazione di venti gradi. In questo articolo vi spiegherò quali sono le cause e i fattori rischio di questa condizione, e di come riuscire a prevenirla.

Quali sono gli elementi responsabili di questa alterazione? Al giorno d’oggi la letteratura scientifica ci fornisce varie ipotesi sulla formazione dell’alluce valgo, la più accreditata parla di un deficit di stabilità dell’arco anteriore dell’arco mediale del piede.

Se osserviamo la nostra pianta del piede notiamo che ci sono 3 grandi callosità, che corrispondono ai tre punti di appoggio del piede e sono:

  • il tallone;
  • la base della testa del primo metatarso (appena prima dell’alluce);
  • la base del quinto metatarso (appena prima del mignolo).
L’arco anteriore, dalla base dell’alluce prosegue sino alla base del mignolo, mentre l’arco mediale si estende dal tallone fino alla base dell’alluce. Se questi due archi, quando siamo in piedi tendono a ridurre la loro concavità, la distanza tra la base dell’alluce e la base del mignolo aumenta, aumentando così la possibilità che si formi un alluce valgo.

Le persone che soffrono di alluce valgo hanno l’arco plantare anteriore “appiattito” per questo se osserviamo la pianta del loro piede notiamo che oltre al tallone, hanno un’unica grande callosità che si estende dalla base dell’alluce a quella del mignolo.


Quali sono i fattori di rischio per l’ alluce valgo?

  • Deformità del piede; 
  • Età: si può essere predisposti geneticamente ma non si nasce con l’alluce valgo! La fascia di popolazione sopra i 50 anni è la più colpita; 
  • Fattori ereditari; Sesso femminile: studi statistici affermano che le donne sono colpite dieci volte di più rispetto agli uomini; 
  • Calzature con il tacco e/o con la punta stretta, poiché spingono l’alluce contro le altre dita. 
>Quando l’alluce valgo supera i 30 gradi, e causa gravi problemi di deambulazione è probabile che si debba ricorrere ad una correzione chirurgica che come dimostrato già nel 1995 da Debrunner “non sempre è soddisfacente”. L’intervento chirurgico e tutte le conseguenze ad esso connesse ( ricovero in ospedale, formazione di aderenze cicatriziali, possibilità di recidive, ecc..) si può evitare se si eseguono dei controlli preventivi

Come si previene l’alluce valgo?



Questa condizione può essere prevenuta con un percorso Fisioterapico specifico. Si effettua una visita iniziale in cui valutiamo attentamente le condizioni del paziente, e dopo di che impostiamo il piano terapeutico preventivo adatto alla persona.

Se il paziente risulta avere un’eccessiva mobilità dell’arco plantare ricorriamo a due modalità di stabilizzazione: Stabilizzazione passiva, mediante l’utilizzo di plantari ortopedici che mantengano stabile meccanicamente l’arco plantare; Stabilizzazione attiva: tramite esercizi attivi che hanno lo scopo di rinforzare i muscoli stabilizzatori della volta plantare.

Si Eliminano o riducono (a seconda dei casi) i comportamenti a rischio: come l’utilizzo di scarpe con il tacco o l’inattività fisica;

Si fanno eseguire degli Esercizi attivi per: rinforzare i muscoli che in questa condizione risultano troppo deboli come il muscolo abduttore dell’alluce; Allungare i muscoli che risultano retratti come il muscolo estensore dell’alluce; Si utilizzano delle Tecniche manuali di mobilizzazione passiva al fine di migliorare l’elasticità dei tessuti e la mobilità dell’articolazioni; Si insegnano al paziente

Tecniche manuali per l’auto trattamento. 

 Applicazioni di Mezzi Fisici ad alta tecnologia come Laser Hilt (un laser ad alta potenza) e la Tecarterapia, per far diminuire il dolore e controllare l’infiammazione.

Riferimenti : http://www.medben.it/come-curare-definitivamente-lalluce-valgo/