distacco dei muscoli dell' addome della donna


Il distacco dei muscoli addominali nella donna è spesso associato alla diastasi addominale, una condizione in cui i muscoli retti dell'addome (i "six-pack") si allontanano lateralmente a causa dell'allungamento e dell'indebolimento del tessuto connettivo chiamato linea alba. Questa condizione è più comune durante la gravidanza, ma può anche verificarsi a seguito di aumento di peso repentino, sollevamento pesi e altre attività che mettono sotto pressione i muscoli addominali.


che sintomi dà la diastasi addominale?


La diastasi addominale è spesso accompagnata da sintomi come una pancia sporgente, debolezza dell'addome e possibili problemi di postura. Sebbene sia più comune nelle donne, può anche verificarsi negli uomini.

La diastasi addominale può causare una serie di sintomi che variano in base alla gravità della condizione. Alcuni dei sintomi comuni associati alla diastasi addominale includono:

  • Pancia sporgente: Una delle caratteristiche più evidenti della diastasi addominale è una protuberanza o una pancia sporgente. Questo è il risultato dei muscoli retti dell'addome che si allontanano lateralmente, creando uno spazio tra di loro.
  • Debolezza dell'addome: A causa dell'allontanamento dei muscoli retti dell'addome, la capacità di questi muscoli di svolgere la loro funzione di sostegno e stabilizzazione dell'addome può essere compromessa. Questo può portare a una sensazione di debolezza nella zona addominale.
  • Dolore lombare: La diastasi addominale può contribuire al dolore lombare, poiché i muscoli addominali indeboliti non riescono a fornire il supporto necessario alla colonna vertebrale.
  • Problemi di postura: La mancanza di supporto addominale può influire sulla postura, causando una postura arcuata o "incurvata" in avanti.
  • Difficoltà nei movimenti: In alcuni casi, la diastasi addominale può limitare la capacità di svolgere determinati movimenti o attività fisiche a causa della mancanza di stabilità e forza nell'addome.
  • Problemi digestivi: In alcune persone, la diastasi addominale potrebbe essere associata a problemi digestivi come gonfiore, gas e disturbi intestinali, sebbene la relazione non sia ancora completamente compresa.
  • Incontinenza urinaria: Nei casi più gravi, la diastasi addominale potrebbe contribuire alla debolezza del pavimento pelvico, aumentando il rischio di incontinenza urinaria.

È importante notare che i sintomi possono variare da persona a persona e dipendono dalla gravità della diastasi. Se sospetti di avere una diastasi addominale o stai sperimentando uno o più di questi sintomi, è consigliabile consultare un medico o un professionista sanitario esperto per una valutazione accurata e per ricevere consigli su come gestire la situazione.

Quando la diastasi addominale è da operare?



La decisione di operare per trattare la diastasi addominale dipende da diversi fattori, tra cui la gravità dei sintomi, il fallimento dei trattamenti non chirurgici e le esigenze individuali del paziente. L'intervento chirurgico è generalmente considerato come ultima opzione quando altre misure non sono riuscite a migliorare la condizione. 

Ecco alcuni indicatori che potrebbero suggerire la necessità di un intervento chirurgico per la diastasi addominale:

  • Sintomi gravi: Se la diastasi addominale causa sintomi gravi come dolore cronico, difficoltà nella funzionalità quotidiana o problemi posturali significativi, l'operazione potrebbe essere presa in considerazione.
  • Fallimento dei trattamenti conservativi: Se i trattamenti non chirurgici, come esercizi di rinforzo, terapia fisica e cambiamenti nello stile di vita, non hanno portato a miglioramenti significativi e la diastasi continua a causare disagio, l'opzione chirurgica potrebbe essere esaminata.
  • Disturbi associati: Se la diastasi addominale è associata a disturbi come l'ernia o il prolasso degli organi pelvici, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per risolvere tali problemi insieme alla diastasi.
  • Impatto sulla qualità della vita: Se la diastasi addominale ha un impatto significativo sulla qualità della vita del paziente, interferendo con attività quotidiane, esercizio fisico o benessere generale, l'intervento chirurgico potrebbe essere considerato.
  • Aspettative realistiche: È importante che il paziente abbia aspettative realistiche sull'intervento chirurgico e sui risultati attesi. L'obiettivo principale dell'operazione è solitamente il miglioramento dei sintomi e della funzionalità, piuttosto che un aspetto estetico.

Prima di prendere una decisione sull'intervento chirurgico, è fondamentale consultare un chirurgo esperto che possa valutare la tua situazione specifica, discutere i benefici, i rischi e le alternative, nonché guidarti nella scelta migliore per le tue esigenze. Ogni caso è unico, quindi la decisione di operarsi dovrebbe essere basata su una valutazione approfondita e su una discussione approfondita con un professionista medico.

Come curare la  diastasi addominale senza chirurgia con la fisioterapia


La fisioterapia può essere un componente efficace nel trattamento della diastasi addominale senza ricorrere alla chirurgia. Un fisioterapista esperto può guidarti attraverso esercizi e tecniche specifiche volte a rafforzare i muscoli addominali, migliorare la postura e favorire la guarigione della linea alba indebolita. Ecco alcuni consigli e approcci che potresti considerare:

Esercizi di contrazione del pavimento pelvico: La contrazione del pavimento pelvico può aiutare a rafforzare i muscoli trasversi dell'addome, che svolgono un ruolo importante nel supporto dell'addome. Questi esercizi possono essere eseguiti in modo discreto durante il giorno.

  • Esercizi di respirazione diaframmatica: La respirazione profonda e controllata può contribuire a rafforzare i muscoli addominali e migliorare la stabilità del core.
  • Esercizi di rinforzo addominale: Un fisioterapista può insegnarti esercizi mirati per rafforzare i muscoli trasversi dell'addome e migliorare la stabilità. Esempi includono il "vacuum" addominale, la contrazione isometrica dell'addome e l'esercizio del "cat-cow" della yoga.
  • Esercizi di stabilizzazione del core: Gli esercizi che coinvolgono movimenti funzionali del corpo e richiedono il coinvolgimento attivo dei muscoli del core possono aiutare a migliorare la forza e la stabilità dell'addome.
  • Evitare movimenti che peggiorano la diastasi: Alcuni movimenti possono mettere eccessiva pressione sull'addome e peggiorare la diastasi. Un fisioterapista può consigliarti su quali movimenti evitare e su come adattare la tua routine quotidiana per ridurre il rischio di peggiorare la condizione.
  • Supporto addominale: In alcuni casi, indossare un supporto addominale o un cinturino elastico appositamente progettato può aiutare a fornire sostegno ai muscoli addominali durante le attività quotidiane.
  • Consulenza e monitoraggio regolare: Lavorare con un fisioterapista qualificato è importante per garantire che gli esercizi siano eseguiti correttamente e che il tuo progresso venga monitorato nel tempo. Il fisioterapista può apportare aggiustamenti agli esercizi in base alla tua risposta e ai tuoi obiettivi.

Ricorda che la diastasi addominale richiede tempo per guarire, e i risultati potrebbero variare da persona a persona. È fondamentale seguire le indicazioni del fisioterapista e avere pazienza nel vedere i miglioramenti.

Eliminare zampe di gallina intorno agli occhi

Le cosiddette rughe a "zampe di gallina" sono quelle sottili linee che si formano intorno agli occhi e ahce appesantiscono in maniera notevole il volto di una donna o di un uomo. Sono antiestetiche e rivelano più di ogni altre l'età della persona. Sono dovute sicuramente all' età ma anche ad una certa abitudine a "strizzare" e chiudere gli occhi quando c'è luce e sole. 

 Sfortunatamente, l'invecchiamento nella zona intorno gli occhi avviene a strati, motivo per cui notiamo un graduale cedimento della pelle dalle palpebre alle sopracciglia fino alla fronte. In profondità sotto l'area degli occhi c'è una struttura per ossa, muscoli, legamenti, cuscinetti adiposi, linfatici, nervi e vasi sanguigni che tengono tutto ben ancorato.

Questi elementi non invecchiano in modo sincrono, il che, nel tempo, può portare alla formazione di una lassità a borse sotto gli occhi e pelle increspata. Spesso, le rughe sottili sulla fronte sono legate alla pesantezza delle palpebre e alle sopracciglia cadenti. Molte, se non la maggior parte, delle rughe della fronte non sono dovute all'increspatura primaria della fronte stessa, ma piuttosto come un effetto secondario delle palpebre pesanti. 

La normale risposta alle palpebre pesanti è quella di alzare le sopracciglia e questo crea le rughe sulla fronte. Come ridurle? Lasciando per il momento da parte un lifting del viso, procedura piuttosto invasiva che comporta l'uso del bisturi del chirurgo estetico, possiamo optare per i filler dermali. Da non confondere ovviamente con il botox per le rughe che invece viene utilizzato per distendere le rughe glabellari della fronte.



Uno di questi, molto efficace è sicuramente l'acido ialuronico per infiltrazioni (costo a fiala 400-500 euro da ripetere dopo 5 mesi e durata dei risultati variabile fino a 10 mesi), ma anche la terapia con il botulino o botox riduce la contrazione dei muscoli che favoriscono queste rughe, che spesso non sono da invecchiamento ma semplicemente da espressione (costo a fiala circa 500 euro da ripetere dopo 4-6 mesi). 

In realtà il botulino da protocollo, come già accennato, è indicato solo per le rughe glabellari, quelle che si formano verticalmente in mezzo alla fronte, ma sono in molti a proporlo contro le zampe di gallina.  Attenzione all' uso comunque.




In alternativa, si ricorre al laser a luce pulsata Regenlite, un trattamento più duraturo in quanto terapeutico (una seduta al mese per 4-6 volte al costo di 300 euro a seduta). 

Ancora c'è l'acido polilattico (nome commerciale Sculptra) (prezzo di 400-500 euro a seduta da ripetere una volta al mese per 4 volte). Anche in questo caso si tratta di un filler dermale non permanente, i cui effetti durano circa 4-5 mesi. A questo trattamento si può associare qualche seduta di RF radiofrequenza estetica (200 euro a seduta da ripetere dopo 2-3 settimane per 6-10 volte) o infrarossi (400-500 euro a seduta da ripetere dopo 4 settimane ripetute per 6 volte) per migliorare il tono cutaneo

Cicli di bio rivitalizzazioni con micro iniezioni di sostanze idratanti restituiscono alla pelle e alle rughe intorno agli occhi elasticità e compattezza (una seduta ogni due settimane. Costo: circa 200 euro a seduta) oppure, per chi volesse ricorrere a un trattamento senza aghi, molto efficace è la tecnica di Veicolazione transdermica più micro derma abrasione (una seduta ogni due settimane. Costo: circa 200 euro a seduta).

Alluce valgo: cosa lo causa? Come si previene?

L’alluce valgo è una delle patologie dell’apparato muscolo scheletrico più conosciute che riguarda un’anomala deviazione dell’alluce verso le altre dita del piede. Questa deviazione per essere patologica deve superare un inclinazione di venti gradi. In questo articolo vi spiegherò quali sono le cause e i fattori rischio di questa condizione, e di come riuscire a prevenirla.

Quali sono gli elementi responsabili di questa alterazione? Al giorno d’oggi la letteratura scientifica ci fornisce varie ipotesi sulla formazione dell’alluce valgo, la più accreditata parla di un deficit di stabilità dell’arco anteriore dell’arco mediale del piede.

Se osserviamo la nostra pianta del piede notiamo che ci sono 3 grandi callosità, che corrispondono ai tre punti di appoggio del piede e sono:

  • il tallone;
  • la base della testa del primo metatarso (appena prima dell’alluce);
  • la base del quinto metatarso (appena prima del mignolo).
L’arco anteriore, dalla base dell’alluce prosegue sino alla base del mignolo, mentre l’arco mediale si estende dal tallone fino alla base dell’alluce. Se questi due archi, quando siamo in piedi tendono a ridurre la loro concavità, la distanza tra la base dell’alluce e la base del mignolo aumenta, aumentando così la possibilità che si formi un alluce valgo.

Le persone che soffrono di alluce valgo hanno l’arco plantare anteriore “appiattito” per questo se osserviamo la pianta del loro piede notiamo che oltre al tallone, hanno un’unica grande callosità che si estende dalla base dell’alluce a quella del mignolo.


Quali sono i fattori di rischio per l’ alluce valgo?

  • Deformità del piede; 
  • Età: si può essere predisposti geneticamente ma non si nasce con l’alluce valgo! La fascia di popolazione sopra i 50 anni è la più colpita; 
  • Fattori ereditari; Sesso femminile: studi statistici affermano che le donne sono colpite dieci volte di più rispetto agli uomini; 
  • Calzature con il tacco e/o con la punta stretta, poiché spingono l’alluce contro le altre dita. 
>Quando l’alluce valgo supera i 30 gradi, e causa gravi problemi di deambulazione è probabile che si debba ricorrere ad una correzione chirurgica che come dimostrato già nel 1995 da Debrunner “non sempre è soddisfacente”. L’intervento chirurgico e tutte le conseguenze ad esso connesse ( ricovero in ospedale, formazione di aderenze cicatriziali, possibilità di recidive, ecc..) si può evitare se si eseguono dei controlli preventivi

Come si previene l’alluce valgo?



Questa condizione può essere prevenuta con un percorso Fisioterapico specifico. Si effettua una visita iniziale in cui valutiamo attentamente le condizioni del paziente, e dopo di che impostiamo il piano terapeutico preventivo adatto alla persona.

Se il paziente risulta avere un’eccessiva mobilità dell’arco plantare ricorriamo a due modalità di stabilizzazione: Stabilizzazione passiva, mediante l’utilizzo di plantari ortopedici che mantengano stabile meccanicamente l’arco plantare; Stabilizzazione attiva: tramite esercizi attivi che hanno lo scopo di rinforzare i muscoli stabilizzatori della volta plantare.

Si Eliminano o riducono (a seconda dei casi) i comportamenti a rischio: come l’utilizzo di scarpe con il tacco o l’inattività fisica;

Si fanno eseguire degli Esercizi attivi per: rinforzare i muscoli che in questa condizione risultano troppo deboli come il muscolo abduttore dell’alluce; Allungare i muscoli che risultano retratti come il muscolo estensore dell’alluce; Si utilizzano delle Tecniche manuali di mobilizzazione passiva al fine di migliorare l’elasticità dei tessuti e la mobilità dell’articolazioni; Si insegnano al paziente

Tecniche manuali per l’auto trattamento. 

 Applicazioni di Mezzi Fisici ad alta tecnologia come Laser Hilt (un laser ad alta potenza) e la Tecarterapia, per far diminuire il dolore e controllare l’infiammazione.

Riferimenti : http://www.medben.it/come-curare-definitivamente-lalluce-valgo/

Massaggio per Sciogliere la tensione al Collo

Spesso il nostro collo presenta una tensione muscolare dovuta a stress, postura sbagliata che comporta mal di testa, emicrania e dolore cervicale. Ecco una tecnica che, alternando movimenti
di frizione, impastamento e percussione, ti permette di sciogliere efficacemente i muscoli tesi facendoti provare una piacevole sensazione di distensione.

Fai sdraiare la persona dapprima prona e poi supina, operando su collo, braccia e spalle nel modo classico, e termina il trattamento facendo sedere la persona su una sedia, con braccia e capo posati sul lettino o su un tavolo. Questa posizione permette di massaggiare più agevolmente i muscoli di collo e
spalle ma deve essere evitata in caso di dolori lombari. Se pratichi il massaggio su una donna in avanzato stato di gravidanza o su persone anziane, falle accomodare sedute e non sdraiate.

Posa le mani sulle spalle, alla base del collo, e premi dolcemente e lentamente per alcuni secondi.

Distribuisci l’olio e inizia il massaggio con sfioramenti circolari sulle spalle, sul collo e sulle braccia.

Friziona energicamente le spalle. Se stai massaggiando un’altra persona, accertati che sopporti questo movimento e non provi fastidio .

Impasta i muscoli del collo e delle spalle utilizzando il pollice opposto alle altre dita a formare una pinza. Lavora lentamente, dedicandoti in particolare alla nuca. Impasta i muscoli che vanno dalla base del collo fino alla spalla, soprattutto i trapezi, che sono sempre molto tesi e rigidi.

Utilizza la frizione lenta e profonda, eseguita con i polpastrelli dei pollici, per stimolare in profondità il tessuto connettivo e favorirne la distensione Pratica dolci percussioni con le dita rilassate, soprattutto sulle spalle, per favorire la distensione muscolare.

Esegui pressioni con i polpastrelli dei pollici alla base del collo e lungo tutta la muscolatura posteriore del collo, fino alla nuca. Se stai eseguendo il massaggio su un’altra persona, prima di eseguire queste manovre fa sedere la persona massaggiata con il capo diritto e la schiena poggiata allo schienale della sedia.

Prendi il capo tra le mani ed esegui lenti movimenti di rotazione laterale e di flesso-estensione.Al termine, copri le spalle e il collo, e tienili al caldo.


Qui sotto il video di un massaggio svedese per sciogliere la tensione muscolare del collo.



AUTOMASSAGGIO FAI DA TE

Per allentare la tensione del collo puoi ricorrere all’automassaggio. Fai così: porta il collo verso il basso e con la mano destra pinza il trapezio sinistro con leggerezza, tenendo il
braccio opposto a quello che stai usando rilassato e abbandonato lungo i fianchi.
Impasta il trapezio sinistro, facendo dei semicerchi e spostando la mano lungo la linea del muscolo, fino alla nuca. Esegui i movimenti sia in fase di salita sia di discesa e, dopo, friziona la zona con un po’ di olio usando pollice e indice. Ripeti il movimento dall’altro lato, utilizzando
la mano sinistra sul trapezio destro, e ricordandoti di tenere il braccio opposto rilassato.

Come rimuovere le Rughe con il Laser ad Anidride Carbonica

Uno dei ritrovati meno invasivi per rimuovere parzialmente le rughe è l'utilizzo del laser CO2 ovvero quello ad anidride carbonica. Ha come bersaglio l'acqua contenuta nella pelle che viene vaporizzata. Rimuove lo strato superiore rendendola liscia e levigata . 

Il laser CO2 è efficace per la rimozione di rughe superficiali, per combattere il fotoinvecchiamento cutaneo e per migliorare in modo significativo quelle più profonde. Questo metodo, chiamato laser resurfacing, fa parte di una tecnica utilizzata per eliminare le rughe e correggere le sottile linee dovute all' invecchiamento. Inoltre, è efficace anche per le cicatrici e per segni dell' acne e per rimuovere le macchie scure e chiare della pelle. Si tratta di una procedura semplice che può essere effettuata in ogni momento da uno specialista . In caso di rimozione delle borse sotto gli occhi c'è invece bisogno di un intervento chirurgico di blefaroplastica.

Come viene effettuato il trattamento:
Prima del trattamento lo specialista applicherà una pomata anestetica locale, il paziente percepirà solo un lieve calore.Il laser viene applicato tramite un manipolo che produce una vaporizzazione dell'epidermide del viso e rimuovere gli strati esterni danneggiati. L'operazione può essere eseguita su tutto il viso o solo in alcune zone in cui sono presenti le rughe, ad esempio intorno agli occhi, bocca, guance, ecc .

Il laser penetra nella pelle in modo controllato, ciò per evitare danni e il calore che genera, a sua volta, stimola la formazione di collagene che fornisce più elasticità e morbidezza alla pelle.

Controindicazioni:
prima di eseguire la procedura, è auspicabile che lo specialista analizzare la storia clinica del paziente per scoprire se ci sono malattie o problemi di salute che impediscono di realizzare un tale trattamento. D'altra parte, l'uso della tecnologia laser per eliminare le rughe non è raccomandato nei pazienti con pelle scura e quelli che presentano cicatrici cheloidi o che hanno coagulazione

I costi:
un trattamento completo per il viso costa circa 500-700 euro, qualcosa in meno si spende se la procedura è localizzata solo alla rimozione di alcune macchie o rughe localizzate.

Dopo il trattamento con laser CO2 dovete proteggere la pelle con la crema solare. La vostra cute sarà più sensibile ed anche arrossata. E 'indispensabile utilizzare una protezione solare ad ampio spettro alto fattore durante i tre mesi successivi al trattamento, ecco perchè il trattemento è sconsigliabile farlo d'estate, ma è preferibile in inverno.

Aumentare la propria Autostima in pochi piccoli passi

L'autostima è l'abilità di autovalutarsi, da non confondere con l'avere fiducia in sè stessi che significa invece "fare qualcosa con successo". Si tratta dell'opinione generale che abbiamo di noi, ciò influenza i nostri modi di pensare e di conseguenza i comportamenti che attuiamo. Se possediamo scarsa autostima non potremo raggiungere il nostro potenziale, ma non solo: saremo condannati ad una vita sottotono e di negatività. Ecco dei semplici consigli da seguire in pochi passi per migliorare ed incrementare la propria autostima.



Perchè abbiamo poca stima
può essere il risultato di esperienze di vita negative, sviluppate soprattutto quando eravamo giovani e più vulnerabili. Ad esempio i giudizi negativi dei nostri genitori, dei compagni di scuola, dei maestri.
La scarsità di autostima che si scatena da adulti potrebbe dipendere da relazioni violente ed eventi di vita molto stressanti. L'autostima può rimanere bassa, a causa dei nostri pensieri autocritici, che possono essere attivati ​​da critiche, reali o percepite come tali.

Su cosa incide la scarsità di autostima: 

-Emozioni:
  • depressione
  • frustrazione
  • arrabbiature
  • pensieri negativi
  • sviluppo di ansia
  • senso di vergogna
-Pensieri
  • Negatività
  • autocritica eccessiva con frasi tipo "io sono inutile", "è colpa mia", "non son un buon padre/figlio/marito", "sono un fallito"
  • sviluppo di pensieri autodistruttivi
 -Comportamenti
  • si cerca di compiacere gli altri
  • si sta sulla difensiva quando criticati
  • sviluppo di timidezza
  • ci si automaltratta
  • si evitano persone e situazioni

Comportamenti da mettere in atto per migliorare l'autostima

Iniziare a fare le cose in modo diverso.
  • Fissare obiettivi raggiungibili e realistici. Quando li raggiungiamo, congratularsi con se stessi e permettere agli altri di congratularsi con noi.
  • Accettare i complimenti e non essere autocritici dicendo "grazie".
  • Sorridere
  • Visualizzate il cambiamento positivo
  • Badate di più a voi stessi e concedetevi delle gratificazioni
  • Mangiate in modo sano
  • Fate esercizio fisico che stimola endorfine e serotonina
  • Fate le cose che vi piace fare 
  • Parlate con fiducia
  • Cambiate la vostra immagine 
  • Sviluppate un nuovo hobby o nuovi interessi
  • Premiatevi per i risultati e successi ottenuti
  • Aiutate qualcuno
  • Non ascoltate le critiche o meglio, ascoltatele pure ma fate in modo che vi scivolino addosso
Ricordiamo che l'autostima non pretende da una persona la perfezione. Non siamo impeccabili, anzi. Tutti noi siamo stati almeno una volta, ma anche spesso, dei cattivi genitori, figli, mariti, compagni. Dobbiamo accettarlo.

L'autostima non si possiede dalla nascita ma si sviluppa nel tempo, con la crescita grazie all' educazione che ci hanno impartito genitori, fratelli, sorelle, maestri e tutti coloro che abbiamo incontrato nel nostro percorso. 



Quando facciamo qualcosa bene , indipendentemente da quanto sia piccolo il compito , costruiamo energia positiva e dinamica , in grado di alimentare altri progetti che abbiamo in mente. INIZIATE PERCIO' A MUOVERVI.

E soprattutto NON FACCIAMO PARAGONI. Esisterà sempre qualcuno con il lavoro più bello di noi, di aspetto più piacente, più giovane, più brillante, più atletico. Lasciate perdere le riviste di bellezza, la perfezione c'è solo al cinema e sulle riviste patinate che servono per farci sognare, ma la realtà non è questa.

FATE SEMPRE DEL VOSTRO MEGLIO. Vedrete come l'azione, anche realizzata tramite piccole cose, vi porterà grosse sorprese.

Link utili:
Concetto di felicità per Epicuro:
Paradosso di Easterlin.