La dieta migliore esiste?

Ci sono le diete che resistono da 40 anni come la Atkins e quelle più recenti: dello yogurt, delle banane, del pompelmo. Qui vogliamo riassumere tutte le diete più famose con i pregi ed i difetti e capire se la migliore dieta esiste

DIETA A ZONA: Inventata da Barry Sears, si basa sull' equilibrio tra cibo e ormoni, in particolare gli eicosanoidi. Obiettivo, usare gli alimenti come farmaci pre promuovere la produzione di eicosanoidi buoni.
DIFETTI:fortemente sbilanciata nel contenuto proteico e privativa nei carboidrati. Inoltre propone abbinamenti arditissimi (emmental + crème caramel come prima colazione).

DIETA DELLO YOGURT: altra dieta monoalimento, a base di yogurt magri, con decisa riduzione delle calorie utili per il fabbisogno energetico. Usata come dieta "last minute".
DIFETTI:impossibile mantenere per più di pochi giorni. Con lo stesso principio di potrebbe inventare un numero infinito di diete dimagranti, da quella della salsiccia a quella dello zabaione.

DIETA DEL MINESTRONE: a ogni pasto si mangia un solo tipo di alimento: verdure e minestrone. Ideata da un cardiochirurgo americano per obesi cardiopatici, per forzare la diuresi.
DIFETTI:è una dieta monotematica, centrata su un unico tipo di alimento. Insieme ai chili si perdono potassio, sodio, calcio, magnesio e anche energia.

DIETA DISSOCIATA: ha il suo fondamento nella regola di non associare carboidrati e proteine nello stesso pasto perchè questi alimenti verrebbero digeriti con meccanismi in conflitto.
DIFETTI: il presupposto di base è errato perchè l'organismo ha bisogno di ricevere sinergicamente tutti i tipi di nutrienti per usarli al meglio.

DIETA A PUNTI: assegna un punteggio per ogni cibo: si ha a disposizione un certo numero di punti al giorno. I cibi con punteggio basso sono quello che hanno il via libera.
DIFETTI:è una tipica dieta con un alto tasso di proteine e pochi carboidrati, quindi grondante grassi. Una curiosità: olio, strutto e capitone hanno stranamente un punteggio basso.

DIETA MONTIGNAC: dieta a indice glicemico. E' uno dei tanti metodi basati sulla riduzione di carboidrati, con molti cibi da eliminare (quelli oltre l'indice glicemico di 50)
DIFETTI:Michel Montignac (che non era un medico) affermava che non esiste legame tra obesità e calorie. Falso. Inoltre è una dieta difficilmente applicabile perchè l'indice glicemico viene modificato dall' assunzione di altri cibi e dai metodi di cottura.

DIETA CRUDISTA: a base di prodotti crudi, nel presupposto che con la cottura si perdano proteine, vitamine e minerali. Niente carne, in quanto alimento "morto" e privo di energia.
DIFETTI:come tutte le diete estremizzate può essere dannosa. Non è semplice coprire il fabbisogno proteico (50-60 grammi al giorno). Limita eccessivamente i carboidrati complessi. E troppa fibra può aggravare l'irritabilità dell' intestino.

DIETA ATKINS: lanciata negli anni 70 da un cardiologo, è a bassissimo tenore di carboidrati. No a pane, pasta, riso e cereali, via libera alla carne.
DIFETTI:è la regina delle diete sbilanciate. Porta a un eccesso di proteine di origine animale (e di grassi) e a una quantità scarsa di frutta e verdura (il dottor Atkins al momento del suo successo era obeso).

DIETA SCARSDALE: ideata a fine anni 70, punta anch'essa sulle proteine (34% carboidrati, 43% proteine e 22% grassi). Le calorie giornaliere sono comprese tra 850 e 1000 kcal.
DIFETTI: serviva per dimagrimenti drastici in soggetti cardiopratici. Nelle persone sane è rischiosa per la salute: compromette gli equilibri metabolici dell' organismo e può alterare quelli psichici.