A San Marino record di longevità degli uomini nel mondo

La dieta migliore esiste?

DIETA A ZONA: Inventata da Barry Sears, si basa sull' equilibrio tra cibo e ormoni, in particolare gli eicosanoidi. Obiettivo, usare gli alimenti come farmaci pre promuovere la produzione di eicosanoidi buoni.
DIFETTI:fortemente sbilanciata nel contenuto proteico e privativa nei carboidrati. Inoltre propone abbinamenti arditissimi (emmental + crème caramel come prima colazione).
DIETA DELLO YOGURT: altra dieta monoalimento, a base di yogurt magri, con decisa riduzione delle calorie utili per il fabbisogno energetico. Usata come dieta "last minute".
DIFETTI:impossibile mantenere per più di pochi giorni. Con lo stesso principio di potrebbe inventare un numero infinito di diete dimagranti, da quella della salsiccia a quella dello zabaione.
DIETA DEL MINESTRONE: a ogni pasto si mangia un solo tipo di alimento: verdure e minestrone. Ideata da un cardiochirurgo americano per obesi cardiopatici, per forzare la diuresi.
DIFETTI:è una dieta monotematica, centrata su un unico tipo di alimento. Insieme ai chili si perdono potassio, sodio, calcio, magnesio e anche energia.
DIETA DISSOCIATA: ha il suo fondamento nella regola di non associare carboidrati e proteine nello stesso pasto perchè questi alimenti verrebbero digeriti con meccanismi in conflitto.
DIFETTI: il presupposto di base è errato perchè l'organismo ha bisogno di ricevere sinergicamente tutti i tipi di nutrienti per usarli al meglio.
DIETA A PUNTI: assegna un punteggio per ogni cibo: si ha a disposizione un certo numero di punti al giorno. I cibi con punteggio basso sono quello che hanno il via libera.
DIFETTI:è una tipica dieta con un alto tasso di proteine e pochi carboidrati, quindi grondante grassi. Una curiosità: olio, strutto e capitone hanno stranamente un punteggio basso.
DIETA MONTIGNAC: dieta a indice glicemico. E' uno dei tanti metodi basati sulla riduzione di carboidrati, con molti cibi da eliminare (quelli oltre l'indice glicemico di 50)
DIFETTI:Michel Montignac (che non era un medico) affermava che non esiste legame tra obesità e calorie. Falso. Inoltre è una dieta difficilmente applicabile perchè l'indice glicemico viene modificato dall' assunzione di altri cibi e dai metodi di cottura.
DIETA CRUDISTA: a base di prodotti crudi, nel presupposto che con la cottura si perdano proteine, vitamine e minerali. Niente carne, in quanto alimento "morto" e privo di energia.
DIFETTI:come tutte le diete estremizzate può essere dannosa. Non è semplice coprire il fabbisogno proteico (50-60 grammi al giorno). Limita eccessivamente i carboidrati complessi. E troppa fibra può aggravare l'irritabilità dell' intestino.
DIETA ATKINS: lanciata negli anni 70 da un cardiologo, è a bassissimo tenore di carboidrati. No a pane, pasta, riso e cereali, via libera alla carne.
DIFETTI:è la regina delle diete sbilanciate. Porta a un eccesso di proteine di origine animale (e di grassi) e a una quantità scarsa di frutta e verdura (il dottor Atkins al momento del suo successo era obeso).
DIETA SCARSDALE: ideata a fine anni 70, punta anch'essa sulle proteine (34% carboidrati, 43% proteine e 22% grassi). Le calorie giornaliere sono comprese tra 850 e 1000 kcal.
DIFETTI: serviva per dimagrimenti drastici in soggetti cardiopratici. Nelle persone sane è rischiosa per la salute: compromette gli equilibri metabolici dell' organismo e può alterare quelli psichici.
Latte e cereali per gli sportivi sono meglio dei beveroni energetici

Latte e cereali, infatti, sono in grado di ricostituire la riserva di glicogeno e favorire la sintesi proteica. La scoperta è arrivata dopo aver realizzato due biopsie muscolari: una appena dopo l'attività fisica e una 60 minuti dopo la dieta latte e cereali.
La ricostituzione dell'energia muscolare, inoltre, è immediata come ha dimostrato l'esperienza su 12 ciclisti sottoposti ad un moderato sforzo in una pedalata di due ore. Il latte costituisce una fonte di proteine di alta qualità facilmente digeribile e può promuovere la sintesi proteica e adattamenti all’esercizio. Questo lo rende un interessante rimedio alternativo casalingo per recuperare» suggerisce il fisiologo Lynne Kammer che ha partecipato all' esperimento e che sottolinea come il latte e i cerali siano, tra gli altri, un'opzione meno costosa delle bevande sportive.
Allergie da acaro in aumento, vaccinarsi!

All'inizio l'allergia si manifesta con una reazione a livello cutaneo come una dermatite, ma può poi passare all'apparato respiratorio causando riniti e ostruzioni nasali che possono peggiorare in asma allergico anche grave. «Per evitare questo peggioramento - ha dichiarato Valerio Di Rienzo, presidente dell'Associazione italiana specialisti allergologi e immunologi clinici - bisogna vaccinarsi somministrando basse dosi di allergeni per sviluppare una iposensibilizzazione che evita l'aggravarsi dei sintomi». La vaccinazione consentirebbe anche di contenere i costi di ospedalizzazione, cura e perdita di giornate lavorative. Si calcola che in Italia il costo complessivo delle allergie è di 2,5 miliardi di euro, il costo medio per paziente al giorno è di 750 euro fino ad un massimo di 4mila euro nei casi più gravi.
L'attività fisica serve? Sì, regala 2 anni di vita in più.

Per dimagrire la dieta delle banane

Giornata mondiale contro la pressione arteriosa, misuriamoci la pressione gratuitamente in tutta Italia

La SIIA (Società Italiana Ipertensione Arteriosa) promuoverà l'evento in Italia, con il Patrocinato del Presidente della Repubblica ed i Patrocini del Consiglio dei Ministri e del Mistrero della Salute, attraverso varie iniziative. Scopo primario dell'iniziativa è quello informare e sensibilizzare i cittadini sul tema (sono circa 15 milioni le persone che soffrono di ipertensione, circa il 30% della popolazione). In numerosi capoluoghi di provincia e in altre località minori, con il supporto della Croce Rossa, verranno allestite delle postazioni per offrire alla popolazione l'opportunità di un controllo gratuito della pressione arteriosa, e nelle stesse sedi sarà anche possibile inviare il materiale divulgativo che la SIIA ha appositamente realizzato. La stessa opportunità verrà offerta all'interno di numerosi Centri Ospedalieri e in ben 17.000 farmacie (grazie al supporto della FOFI - Federazione Ordini Farmacisti Italiani - e di Federfarma), che aderiranno all'iniziativa per tutta la settimana antecedente alla Giornata del 17.
Copritevi la bocca quando tossite, producete 20mila virus

50% in più di rischio tumore per chi usa le lampade solari anche solo una volta la mese

Il 29% degli intervistati si dice deluso dalla possibilità di non poter mostrare l'abbronzatura nei mesi estivi, il 46% afferma che la tintarella dona un aspetto sano e il 22% si sente più attraente con la pelle più scura. «Usare le lampade abbronzanti - spiega Katy Scammel, del Cancer Research, sul sito della Bbc - può sembrare un'opzione economica e rapida per non rinunciare alla tintarella, nonostante le vacanze siano andate all'aria. Ma fate attenzione: è un processo che dura solo pochissimi minuti, ma può creare danni per una vita intera». Il Cancer Research sottolinea che vi sono alcuni lettini abbronzanti che emettono raggi ultravioletti 15 volte più potenti di quelli che assorbiremmo stendendoci al sole anelle ore più calde. «E non c'è solo il pericolo di sviluppare il cancro della pelle - ricorda Scammel agli irriducibili della tintarella - ma anche rughe, piaghe e un invecchiamento precoce dell'epidermide».
Avete presente un foglio di giornale rimasto sotto al sole per un po' di tempo? Quella potrebbe essere la fine della vostra pelle.
Esplodono le vendite degli integratori alimentari in farmacia e al supermercato

La crescita, solo nel canale delle farmacie (dati Federsalus, federazione dei produttori di prodotti salutistici, rilevati da Nielsen), è dell'8,7% su base annuale, mentre nelle parafarmacie le vendite sono raddoppiate passando dal 3.6 al 7%. Le farmacie restano comunque in testa come canale preferenziale di acquisto ,85,4% del valore totale, gli italiani comprano soprattutto fermenti lattici (+6,3%), multivitaminici (in leggera flessione), dimagranti (+5,2%), ma anche integratori salini, quest'ultimi in salita del 94,8%. Quinto posto per gli integratori per capelli (+4,2%). Nella grande distribuzione (che rappresenta il 7,5% del valore totale del mercato) invece i prodotti più richiesti sono dimagranti (+0,6%), integratori sportivi (al secondo posto malgrado un decremento del 2,9%), ginseng e pappa reale (-7,3%), multivitaminici e lassativi (rispettivamente +7,8% e +12,7%). In generale gli integratori hanno conquistato sempre di più la fiducia dei consumatori fino a convincere 1 italiano su 3. Il consumo coinvolge il 32% della popolazione e non è una moda passeggera. Il 62,1% del campione dichiara, infatti, di utilizzare integratori da oltre due anni, il 45,6% afferma di assumerli occasionalmente, mentre il 18,1% utilizza questi prodotti regolarmente durante tutto l'anno. Circa due terzi degli utilizzatori sono donne (66,1%) con un livello di istruzione medio-alta (51,7%). A consigliare nell'acquisto dei prodotti è principalmente il proprio medico (51,7%) o il farmacista (7,5%).
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Dieta per la tiroide, attenzione ai carboidrati

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in pediatri

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