Bagni di bellezza, come prepararli in casa

I bagni di bellezza si effettuano generalmente nei centri spa, con l'assistenza di personale esperto è spesso con l'ausilio di sofisticate apparecchiature adatte a facilitare l'azione dei prodotti utilizzati. È tuttavia possibile preparare dei bagni di bellezza in casa, qui ne abbiamo scelti qualcuno da effettuare da soli nelle proprie vasche idromassaggio o semplici vasche.

Gli strumenti necessari non sono molti: una spazzola molto morbida,un guanto di crine e una buona spugna per stimolare terminali nervosi senza irritare la pelle, ciò permetterà alle sostanze attive di penetrare nell'organismo. Sacchetti di tessuto o di tela resistente,una pentola nella quale far bollire le piante,un colino per filtrare e grandi accappatoi di cotone. La quantità di piante da utilizzare varia a seconda della dimensione della vasca, pertanto quelle indicate sono approssimative e servono solo come riferimento.

Bagno astringente e decongestionante:
È un bagno particolarmente indicato per le persone dai capillari fragili. 100 g delle seguenti piante in polvere in parti uguali:
-Bardana, Achillea, Hamamelis
Preparazione: mettere le erbe in un sacchetto a trama larga e attaccarlo sotto il rubinetto dell'acqua bollente che scorre a riempire la vasca. Dopo alcuni minuti, il calore dell'acqua inizierà a sciogliere le sostanze contenute nelle erbe, che rilasceranno le loro proprietà curative.
Durante il bagno si consiglia di usare il sacchetto delle erbe come una spugna, strofinando sulla pelle.

Bagno per purificare la pelle:
Preparazione: procurarsi 100 g di fieno greco, farlo bollire a fuoco lento per circa 10 min, filtrare e versare il liquido nell'acqua del bagno. Restar di mezzi per un periodo di tempo a piacere, non inferiore ai 10 15 min. Se l'immersione sarà stata lunga, si dovranno dedicare dopo il bagno alcuni minuti a rilassamento avvolti in un morbido accappatoio.

Bagno emolliente al bicarbonato di farina di riso:
Preparazione: mettere 250 g di farina di riso in un sacchetto trama fine. Preparare l'acqua nella vasca e aggiungervi 100 g di bicarbonato di sodio. Immergetevi nella vasca e utilizzate il sacchetto per frizionare tutto il corpo. Dopo l'immersione si consiglia di massaggiare il corpo ancora umido con olio di soia mescolato a sei gocce di olio essenziale di arancio. Infine rilassatevi avvolti in un accappatoio.

Bagno di bellezza per le rughe:
ingredienti:
-100 grammi di amido di riso
-40 grammi di amido di grano
-40 grammi di fecola di patate
-20 grammi di iris in polvere
Gli amidi e la fecola hanno proprietà distensive che curano le rughe della pelle mentre l'iris, utilizzato in profumeria per talchi, ciprie e dentifrici, possiede proprietà lenitive e rinfrescanti.

Perchè è importante l'allattamento al seno

Sull'importanza dell' allattamento al seno non si discute, studi scientifici che confermano la bontà del liquido materno sono migliaia, ma in Italia c'è una profonda differenza tra nord e sud per la quantità di mamme che decidono di allattare.

Allattare fa bene alla mamma, ma molte lo interrompono il più delle volte per problemi facilmente gestibili. In Italia al momento delle dimissioni dall'ospedale allattano 8 donne su 10 (il 95% delle donne può allattare), ma scendono a 6 su 10 una volta fuori, con Sud e Isole agli ultimi posto (rispettivamente il 63 e il 53% circa), mentre Centro e Nord sono vicini al 70%.

Il punto è stato fatto per la settimana mondiale dell'allattamento materno che durerà fino al 7 ottobre 2010.
In Italia esistono 20 banche del latte materno, di cui ben cinque in Toscana, dove è nata la prima nel 1971 presso l'ospedale pediatrico Meyer. Si tratta di punti di raccolta del latte donato da madri diverse e distribuito gratuitamente ad altri piccoli nati prima del tempo, con patologie o ai piccoli pazienti che ne hanno bisogno. Vi sono poi ospedali come il Gaslini di Genova dove c'è un ambulatorio gratuito per le mamme che allattano. Oms e Unicef hanno lanciato dal 1992 'Ospedali amici dei bambinì, che prevede un decalogo di misure per le strutture sanitarie che vogliano essere riconosciute amiche dei bambini.

Negli anni '60 c'è stato un calo dell'allattamento al seno per la diffusione del latte artificiale. La ripresa c'è stata da metà degli anni '70 al Nord, ma con più ritardo al Centro-Sud, dove c'è un calo, soprattutto in Campania e Sicilia. Chi si occupa di allattamento rileva però un comportamento un pò contraddittorio da parte dei pediatri, che a volte parlano dei benefici dell'allattamento ma poi quando vedono che il bambino ha un peso un pò sotto le tabelle, creano uno stato d'ansia nella madre, che magari decide di dare l'aggiunta di latte artificiale e poi interrompere l'allattamento.

L'azione dei gruppi di auto-aiuto, come quella svolta dalla Leche League, è molto utile, ma nel 95% dei casi non è un vero problema, perchè il latte ce l'hanno. Basta dare il sostegno giusto. Purtroppo il 55% delle donne allatta fino ai 3 mesi di vita del bambino e solo il 30% arriva ai 6 mesi. Uno studio australiano ha dimostrato che nelle comunità dove ci sono gruppi di auto-aiuto l'allattamento materno cresce del 30%. Un'indagine dell'Iss ha rilevato che, dopo il rientro a casa, oltre il 25% delle donne ha problemi legati all'allattamento e lo sospendono prima dei 3 mesi di vita per la percezione di avere poco latte (69%) e problemi del seno (ragadi, mastite, 7%).

Visione distorta e mal di testa, è Astigmatismo

L'astigmatismo è un problema che colpisce gli occhi n cui l'immagine retinica non è a fuoco sulla retina allo stesso modo nelle diverse direzioni (meridiani); ciò è dovuto quasi sempre al fatto che le curvature, verticali della cornea, sono diverse nei vari meridiani.

In pratica la forma della cornea assomiglia più ad un pallone da rugby piuttosto che ad uno da calcio ed ha quindi due meridiani principali: uno più curvo e l'altro più piatto. L'astigmatismo si manifesta perciò quando i mezzi ottici dell'occhio non sono sferici e quindi nell'occhio con questo difetto visivo non si avrà un punto focale sulla retina, ma bensì due piani focali; la distanza tra questi rappresenterà l'entità dell'astigmatismo stesso.

Chi ha un lieve astigmatismo , puo' non notarlo o avere una visione leggermente sfocata. Ma a volte l'astigmatismo non corretto puo' portare a mal di testa o affaticamento della vista, e una visione distorta o sfocata a tutte le distanze. Non solamente gli adulti possono essere affetti da astigmatismo. I bambini possono essere addirittura piu' ignari di un adulto delle loro condizioni, e loro si potrebbero lamentare di meno della visione distorta e sfocata.

Il paziente che soffre di astigmatismo riferisce disturbi derivanti dal continuo cambio di messa a fuoco (accomodazione), nel tentativo di ottenere un'immagine nitida . Tali sintomi consistono in dolori ai bulbi oculari, sull'arcata ciliare, mal di testa, bruciore agli occhi e lacrimazione eccessiva. Si tratta di disturbi che si manifestano, soprattutto nelle forme lievi, prevalentemente dopo prolungato sforzo da vicino (ad esempio, lettura ed uso del video).

L'astigmatismo può essere associato a miopia, ipermetropia e presbiopia . La sua correzione prevede l'utilizzo di occhiali (con lenti cilindriche o toriche), lenti a contatto o un intervento di chirurgia refrattiva . In parole semplici l'occhio astigmatico vede gli oggetti poco definiti e, nei casi più gravi, leggermente distorti: il difetto è presente guardando un oggetto, sia distante che vicino.

Come fare una maschera di bellezza per il viso in casa

La natura con i suoi rimedi ci offre molte soluzioni per realizzare una maschera di bellezza fai da te, fatta in casa. Idratanti, nutrienti e rigeneranti le maschere di bellezza forniscono alla pelle tutte quelle sostanze di cui ha bisogno per apparire luminosa e fresca. L'insieme di elementi attivi, contenuti nei prodotti naturali, aiutano la pelle a ritrovare tono ed elasticità attenuando anche le rughe. Ogni maschera però deve essere applicata sul viso perfettamente pulito, trattato con latte e tonico o meglio ancora sottoposto ad un efficace fumento. Sono trattamenti necessari ma anche divertenti da eseguire, durante i quali è necessario concedersi una pausa di benefico relax, considerando che tutti questi trattamenti sono collaudati da un antichissima esperienza.

MASCHERE DI BELLEZZA FAI DA TE AL LATTE
latte-miele
Ideale per la pelle denutrita è la maschera composta da due cucchiai di latte e due cucchiai di miele grezzo. Amalgamate bene le due sostanze e stendete la crema ottenuta sul viso e sul collo lasciando agire per almeno mezz'ora. Trascorso questo tempo detergete con abbondante acqua tiepida.

latte-miele-avocado
Una maschera nutriente, ottima per la pelle disidratata, si ottiene mescolando la polpa schiacciata di mezzo avocado (frutto particolarmente ricco di oli vegetali e vitamine) con un cucchiaio di miele e tre cucchiai di latte. Applicate la crema ottenuta sul viso, lasciate agire per almeno mezz'ora, quindi deter¬gete con batufoli di cotone imbevuti di acqua calda.

Latte uovo-cetriolo
Consigliata per tutti i tipi di pelle è la maschera ottenuta frullando un cetriolo fresco con un cucchiaio di latte e l'albume di un uovo. Stendete il composto ottenuto sul viso e lasciate agire per mezz'ora. Trascorso questo tempo eliminate la maschera con abbondante acqua calda.

latte-miele-patata
Per schiarire la pelle del viso fate bollire una patata, schiacciatela con due cucchiai di latte e unite due cucchiai di miele. Amalgamate il tutto e applicate la crema ottenuta sul viso, lasciate agire per mezz'ora poi detergete la pelle con batuffoli imbevuti di acqua di rose.

Una maschera di bellezza, ottima contro le rughe e la couperose si ottiene cuocendo a fuoco lento due cipolle tritate con una noce di strutto. Quando la cipolla si sarà ammorbidita toglietela dal fuoco e unite un bicchiere di latte, un cucchiaio di acqua di rose e un cucchiaio di miele. Mescolate bene fino ad ottenere una crema omogenea. Stendete l'impasto sul viso e dopo mezz'ora detergete la pelle con abbondante acqua calda.

MASCHERE DI BELLEZZA AL LIEVITO DI BIRRA
Il lievito di birra fresco, sciolto con alcuni cucchiai di acqua in modo da ottenere una morbida crema, è una maschera efficace per togliere ogni segno di stanchezza dal viso.
Per schiarire la pelle e renderla più luminosa è indicata la maschera preparata con un cucchiaio di lievito di birra fresco e latte in quantità sufficiente per ottenere una crema morbida da applicare su tutto il viso. Lasciate agire per mezz'ora quindi detergete la pelle con abbondante acqua tiepida.

Ideale per schiarire la pelle e distendere il viso è la maschera preparata mescolando il tuorlo di un uovo con un cucchiaino di lievito di birra e un cucchiaio di olio di semi di girasole. Applicate la morbida crema ottenuta su tutto il viso e sul collo e dopo mezz'ora detergete con batuffoli di cotone imbevuti nel latte.

MASCHERE DI BELLEZZA AL LIMONE
Ottima per la pelle grassa o in presenza di punti neri è la maschera ottenuta mescolando il succo di un limone con trenta grammi di vaselina liquida. Applicate sul viso e sul collo e fate penetrare a fondo la maschera massaggiando accuratamente con i polpastrelli delle dita. Lasciate agire per mezz'ora, poi detergete con un batuffolo di cotone imbevuto di acqua tiepida.

Per dare luminosità alla pelle del viso preparate una maschera con il succo di un limone e due cucchiai di miele. Applicate uniformemente l'impasto, evitando il contorno degli occhi, lasciate agire per mezz'ora e detergete delicatamente con acqua fredda.

MASCHERE AL MIELE
Il miele è un'ottima maschera nutriente per il viso, inoltre rende la pelle levigata e luminosa. Applicatelo in modo uniforme su viso e collo, lasciate agire per venti minuti poi detergete con acqua fresca.

Con la polpa frullata di due albicocche e un cucchiaio di miele, si prepara una maschera tonificante. Stendetela uniformemente sul viso e dopo mezz'ora detergete la pelle con abbondante acqua tiepida.

Un'ottima maschera nutriente, adatta per tutti i tipi di pelle, si prepara frullando la polpa di dieci grosse ciliege con un cucchiaio di miele liquido. Applicate la crema sul viso e sul collo, lasciate agire per almeno mezz'ora quindi detergete con abbondante acqua.

Una maschera di bellezza rivitalizzante si prepara frullando un etto di fragole di bosco a cui aggiungerete un cucchiaio abbondante di miele liquido. Mescolate bene i due ingredienti e applicate il composto sul viso. Lasciate agire per almeno mezz'ora quindi detergete con un batuffolo di cotone imbevuto di acqua di rose. Per rendere la maschera più nutriente potete aggiungere anche un cucchiaino di panna liquida.

Una maschera nutriente e rinfrescante, ma particolarmente utile a chi soffre di couperose, si prepara con cinque fragole grosse ben schiacciate e mescolate ad un cucchiaio di panna montata (senza zucchero) e uno di miele grezzo. Amalgamate bene gli ingredienti e applicate sul viso e sul collo lasciando agire per almeno mezz'ora, quindi detergete con acqua tiepida.

Indicata per la pelle secca è la maschera ottenuta frullando una manciata di lamponi maturi con un cucchiaio di miele e uno di panna. Stendete la crema ottenuta sul viso e sul collo, lasciate agire per mez'ora e detergete con acqua calda.

Un'ottima maschera di bellezza naturale, nutriente per la pelle secca si ottiene frullando sei gherigli di noce, due cucchiai di panna e un cucchiaio di miele. Stendete il composto ottenuto su viso e collo, evitando la zona degli occhi, e dopo mezz'ora detergete con acqua tiepida.

Rimedi dermatite seborroica, tanto sole

La dermatite seborroica è una delle più frequenti affezioni della pelle. La diagnosi di solito è molto vaga, da un lato confina con la forfora alla quale può assomigliare dall'altro con la psoriasi; anche la crosta lattea del neonati si può assimilare a dermatite seborroica.
Di solito la dermatite seborroica si forma sul viso, naso, guance, fronte se troviamo affezioni cutanee simili anche in altre parti del corpo, ad esempio dietro le ginocchia potrebbe trattarsi di psoriasi.
Raramente si forma prima della pubertà, la sua massima incidenza si ha verso i quaranta/cinquanta anni con una preferenza per il sesso maschile e per alcuni gruppi che lavorano alla luce artificiale. Non è un caso infatti che la dermatite seborroica si formi specialmente nei periodi freddi dell' anno da ottobre ad aprile quando la cute non è esposta al sole. Proprio la fotoesposizione è il miglior rimedio per combattere la dermatite seborroica.

Manifestazioni:
appare con una chiazza eritematosa a sfumatura giallastra ricoperta da squame larghe, untuose facilmante distaccabili. Nelle fasi più acute sotto la squama si evidenzia una superficie lievemente essudante. Il prurito è di solito limitato alle lesioni del cuoi capelluto e quelle dell' orecchio.
Le lesioni si localizzano soprattutto alle zone seborroiche, cuoio capelluto, volto (specialmente nelle pieghe nasali). Nel volto la lesione può estendersi soprattutto nella zona di barba e baffi. Molti casi guariscono spontaneamente dopo 3 mesi, altre forme si riveleranno per dermatiti atopiche.

Cure per la dermatite seborroica:
terapia a base di antimicotici. Fotoesposizione al sole. Lo zinco piridinio cloruro in lozione e il ketoconazolo in schiuma sono molto efficaci.Legame tra fumo e dermatite seborroica: può esserci, legato al fatto che il fumo sbrigiona radicali liberi.

Che cos'è il glaucoma, i suoi sintomi

Che cos'è il glaucoma e quali sono i suoi sintomi? L' ipertensione oculare può costituire in molti casi l'unico sintomo iniziale (glaucoma primitivo); in altri casi invece la malattia si manifesta quale fenomeno secondario ad un'altra affezione oculare (glaucoma secondario). Per la sua frequenza e la sua gravità il glaucoma , soprattutto nella sua forma cronica, riveste un'enorme importanza sociale: basta pensare che dopo i 40 anni di età la frequenza della malattia in una popolazione apparentemente sana è superiore al 2 % ed in Italia ne soffrono circa 500mila persone.

Il glaucoma di solito non dà sintomi evidenti espesso il paziente viene visitato dall'oculista quando già si è avuta una notevole ed irreversibile compromissione funzionale, per questo è opportuno controllare sempre, a scopo preventivo, la pressione oculare dopo aver superato i 40 anni di età.

I valori pressori dell'occhio vengono misurati in millimetri dì Hg (mercurio) mediante uno strumento: il tonometro e sono legati all'idrodinamica dell'umor acqueo. Questo liquido viene elaborato con continuità a livello dei corpi ciliari e defluisce attraverso le strutture dell'angolo irido-comeale. La costanza della pressione endoculare è funzione dell' equilibrio che si stabilisce tra la quantità di umor acqueo secreto e quella eliminata .Un cambiamento clinicamente significativo della pressione endoculare si ha quindi soltanto quando variano la produzione o l'eliminazione dell'umor acqueo.

Pertanto esistono tre tipi di glaucoma: quello da ipersecrezione di umor acqueo, quello da aumento della resistenza al deflusso, quello da aumento della pressione venosa episclerale. Una classificazione delle varie forme di glaucoma , basato sull'aspetto delle vie di deflusso dell'umor acqueo, osservate con la tecnica della gonioscopia, esame diagnostico della massima importanza, può essere quella in glaucomi ad angolo aperto e glaucomi ad angolo chiuso.
Nel glaucoma ad angolo chiuso le vie di deflusso dell'umor acqueo, situate al livello dell'angolo tra l'iride e la cornea (trabecolato sclerocorneale) sono bloccate dalla radice dell'iride. Nelle forme di glaucoma ad angolo aperto non è invece possibile dimostrare con la gonioscopia la causa della della aumentata resistenza al deflusso:l'angolo irido-corneale è sempre aperto ed il suo aspetto non presenta nulla di caratteristico, si ipotizza,verosimilmente. che questo tipo di glaucoma sia causato da una eccessiva produzione di umor acqueo.

Esistono inoltre glaucomi di tipo misto, per il cui determinismo partecipano entrambi i meccanismi indicati precedentemente.
Un posto a parte meritano i glaucomi congeniti, nei quali alla nascita sono presenti anomalie, del segmento anteriore dell'occhio, legate ad un difetto di sviluppo e determinanti un abnorme ostacolo al deflusso dell'umor acqueo.
Possiamo inoltre avere un glaucoma secondario cioè quale fenomeno scatenato da un'altra patologia oculare. I valori di pressione dell'occhio al di sopra di 18 - 20 mm Hg devono far sospettare la presenza di un glaucoma, nella pratica clinica si può ritenere quasi certamente patologica una pressione uguale o superiore a 24 mm Hg .
Oltre alla misurazione della pressione oculare mediante il tonometro ed alla gonioscopia, un altro esame basilare per la diagnosi e lo studio dell'evoluzione del glaucoma è il campo visivo, esame insieme alla misurazione della pressione oculare da effettuare periodicamente nei pazienti affetti da glaucoma.
La terapia consiste nell' instillazione di colliri che producono l'effetto dì abbassare la pressione oculare riportandola ai valori normali, abbiamo vari farmaci che favoriscono il deflusso dell'umor acqueo o che riducono la produzione di umor acqueo. Qualora la terapia farmacologia non abbassi la pressione oculare, riportandola ai valori normali, o nel tempo è diventata inefficace, sì può ricorrere in alcuni casi alla laser terapia ed infine, permanendo una pressione oculare elevata, diviene inevitabile ricorrere alla terapia chirurgica. In conclusione si consiglia di sottoporsi alla misurazione della pressione oculare una volta superati i 40 anni di età, perchè il glaucoma è una malattia che spesso non dà sintomi.

Una delle cause delle vene varicose è il riscaldamento di casa troppo alto

Una delle cause principali delle "vene varicose" è da ricercare nei riscaldamenti residenziali tenuti troppo alti. Lo sottolineano i flebologi italiani che sottolinenao come il troppo caldo casalingo è la causa anche di gonfiori alle gambe e problemi ai capillari, patologie presenti già a 15-20 anni nelle donne e 30 negli uomini.
Ma tenere i riscaldamenti oltre i 19/20 gradi non è l'unico comportamento negativo, la colpa è anche di mancanza di movimento sovrappeso e obesità, professioni che costringono a restare tutto il giorno troppo in piedi o seduti, lunghi viaggi in auto e in aereo. Anche i tacchi alti delle scarpre sono responsabili di vene varicose nelle donne che soffrono di circolazione.
Qualche responsabilità nel superlavoro dei flebologi ce l'ha persino il cambiamento climatico che porta con sè temperature sempre più calde e umide. Vittime predilette delle patologie venose le donne. Sono loro a soffrire principalmente di queste patologie anche se le ulcere e le flebiti invalidanti colpiscono maggiormente il sesso forte. In alcuni casi a pesare è la predisposizione familiare, altre volte il fattore scatenante è l'alterazione della postura o della camminata dovuta a diversi motivi, non ultimo qualche difetto del piede. In ogni caso, fondamentale è la diagnosi precoce. «Se non si trattano le varici così come i gonfiori e le forme miste che si manifestano con antiestetiche tortuosità bluastre possono portare a fastidiose complicanze , dicono gli esperti - nella sua fase iniziale una sofferenza venosa può non essere visibile tanto che in Italia oltre il 25 % della popolazione ne è colpita da tempo senza saperlo». Campanelli d'allarme sono «il senso di pesantezza e di calore alle gambe, i formicolii, l'irrequietezza notturna, a volte anche crampi e dolori». La soluzione è eliminare le scarpe troppo alte o troppo basse e gli abiti troppo stretti. Le fonti di calore, in particolare se provengono dal basso e riscaldano piedi e gambe, sono da evitare accuratamente, insieme ai bagni e alle docce bollenti, le saune e i bagni turchi. Se si soffre di vene varicose, meglio poi dormire con il letto leggermente rialzato a livello delle gambe. E infine combattere il sovrappeso, diminuire fumo e alcolici e, quando si viaggia a lungo in auto, fermarsi ogni tanto per sgranchire le gambe. Attenzione anche alla scelta dello sport, avverte il medico. Non tutti sono indicati: bene nuoto, aquagym, bicicletta, golf o anche tapis roulant e semplici camminate che rendono più fluida la circolazione e tonificano la parete delle vene. Da cancellare i pesi, il body-building e il calcio perchè sollecitano troppo il tessuto venoso.