Cancro ai polmoni nei fumatori e fattore ereditario, trovati i geni

I risultati della ricerca sono pubblicati sulla rivista Cancer Research.
Passeggiare all' aria aperta, se c'è smog rischio tromboflebiti

La trombosi consiste nella occlusione del vaso ad opera di cellule del sangue, le piastrine, che aderendo fermamente fra di loro producono un vero e proprio “tappo” che blocca il flusso nel vaso. Il vaso occluso va incontro all’infiammazione della parete, la cosiddetta tromboflebite.
Prima di questo studio era stata dimostrata la correlazione tra inquinamento atmosferico e eventi cardiovascolari maggiori quali infarto del miocardio e ictus cerebrale. Per quanto questi eventi siano clinicamente più gravi, lo studio dimostra che l’aumento del rischio è maggiore per la trombosi venosa che per infarto ed ictus. Curiosamente, l’aumento del rischio di trombosi venosa è minore nelle donne, grazie alla attività protettrice degli ormoni femminili, della terapia anticoncezionale e ormonale sostitutiva. Questo studio ha prodotto accesi dibattiti clinici sui possibili meccanismi responsabili dell’aumento di trombosi. Resta il fatto però che quale che sia il meccanismo, l’esposizione ad elevate concentrazioni di PM10 deve essere inclusa tra i fattori di rischio per l’insorgenza di eventi vascolari trombotici.
Che cos'è l'andropausa, una menopausa maschile?

Quindi i termini “menopausa maschile” o andropausa appaiono impropri: si preferisce parlare di Sindrome da carenza di androgeni nel maschio di età avanzata – detta anche con l’acronimo LOH (Late Onset Hypogonadism). Superati i 40 anni la produzione del testosterone si riduce. La sua azione non è limitata alla funzione riproduttiva, ma gioca un importante ruolo su molteplici organi e apparati; quindi un suo deficit può accompagnarsi ad un ampio corredo sintomatologico coinvolgente il sistema cardiocircolatorio, con vampate di calore, rossore al viso e sudorazione profusa; l’umore e la funzione cognitiva, con irritabilità, nervosismo, insonnia, sensazione di malessere generale, carenza di energia, scarsa concentrazione, deficit della memoria a breve termine, depressione, diminuzione dell’autostima; la sfera sessuale, con riduzione del desiderio e dell’attività sessuale, erezioni modeste o assenti, calo della potenza dell’eiaculazione, riduzione del volume dell’eiaculato. Si rilevano inoltre riduzione di massa e forza muscolari, perdita di capelli e di peli, obesità addominale. Altri effetti metabolici della carenza di androgeni sono rappresentati da riduzione del colesterolo HDL e aumento del colesterolo LDL, con conseguente aumento del rischio di patologie cardiovascolari, ed osteoporosi, con aumentato rischio di fratture. I sintomi, i segni e le conseguenze metaboliche della carenza di androgeni sono in gran parte reversibili e possono essere corretti con la terapia sostitutiva. La diagnosi di tale condizione può risultare a volte difficile data la poca specificità dei sintomi: in generale in presenza del corredo sintomatologico suddetto e di un calo del testosterone plasmatico in un uomo di età maggiore a 40 anni si può porre diagnosi di Ipogonadismo età-correlato (LOH). Quando la carenza di androgeni assume connotazioni importanti sul piano fisico ed emotivo e tende ad incidere in maniera significativamente negativa sulla sessualità maschile, e quindi sulla qualità della vita non solo dell’uomo ma anche della coppia, può essere utile un trattamento sostitutivo con testosterone, disponibile in capsule, gel e fiale per iniezione intramuscolare anche a rilascio prolungato (una iniezione ogni 3 mesi). In realtà però sarebbe opportuno considerare dei cambiamenti in toto dello stile di vita, oltre alla sola terapia sostitutiva; una corretta alimentazione, un buon controllo metabolico glicemico e lipidico, una costante attività fisica e l’astensione da fumo e alcolici rappresentano un menù fondamentale per un “sano trascorrere dell’età”!