Vivere vicino un aeroporto, aumentano infarti, cancro e leucemia

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I difetti della vista, astigmatismo e miopia, le lenti correttive

Per correggere l'astigmatismo, difetto della visione dovuto a un'anormale curvatura della cornea, che invece di avere la forma di un segmento di sfera presenta una curvatura diversa secondo due piani perpendicolari, si usano le lenti cilindriche . Queste hanno un determinato potere su un piano, e un potere differente sul piano perpendicolare al primo. Un fascio di raggi paralleli non dà luogo, quindi, nel fuoco di questa lente a un punto, ma a una linea. Nell'astigmatico le immagini sono deformate per la diminuzione di curvatura della cornea su un dato asse. Su questo si pone la lente cilindrica che corregge l'errore.
In particolari casi, vengono usate lenti colorate che attenuano tutti i colori dello spettro luminoso. Esistono, però, anche lenti colorate che eliminano solo una parte dei raggi che costituiscono lo spettro luminoso. Ad esempio, alcune lenti assorbono i raggi ultravioletti: sono le lenti, che gli sciatori o chi deve trattenersi sulla neve in giornate di sole devono usare per impedire l'azione nociva di questi raggi. Essi, infatti, provocano una fastidiosa e anche dolorosa forma di congiuntivite detta appunto «da ultravioletti».
Psoriasi delle unghie, poco conosciuta ma basta un' ecografia

I campanelli d'allarme che si tratta di psoriasi alle unghie sono un ispessimento delle stesse con striature di colore giallastro oppure la presenza di piccole depressioni della lamina. «È recente nella psoriasi - recita il comunicato dell' ospedale - la scoperta di un legame diretto tra le alterazioni delle unghie e la presenza di artrite psoriasica a carico delle falangi delle dita, conseguenza che può essere verificata e diagnostica in tempi brevi attraverso un semplice esame ecografico. La paternità della scoperta si deve al professor Dennis Mc Gonagle dell'università di Leeds tra i più autorevoli reumatologi esperti proprio di psoriasi artropatica». Intanto, oggi, sempre al Galeazzi, si tiene il corso teorico e pratico in dermatologia, per la gestione del paziente in trattamento con farmaci biologici. «Al centro Psocare del Galeazzi, seguiamo al momento circa 300 pazienti trattati con farmaci biologici - afferma il professor Altomare - per alcuni di questi la somministrazione deve avvenire esclusivamente in ospedale. Sono tre milioni gli italiani oggi colpiti da psoriasi , 130 milioni di persone in tutto il mondo (dati Adipso), che rappresentano il 3-4% della popolazione globale».
Fa bene ai bambini praticare il calcio? Lo sport migliore

Si ritiene ormai che fin dagli otto anni di età un bambino possa essere avviato all’apprendimento di questa disciplina. Le attività fisiche sportive in età precoce sono fondamentali per un armonico sviluppo dell’organismo giovanile e per il suo miglioramento funzionale a patto di porre estrema attenzione ai primi gradini della formazione sportiva del bambino e dell’adolescente che sono entità biologiche del tutto particolari.
La classificazione usata dalla Federazione Gioco Calcio suddivide i giovani in quattro fasce d’età:
8-10 anni = PULCINI
10-12 anni = ESORDIENTI
12-14 anni = GIOVANISSIMI
14-16 anni = ALLIEVI
e per ciascuna di queste categorie sono ormai stati affinati i programmi di attività addestrativa e sportiva più idonei. É importante sottolineare che la capacità coordinativa le abilità motorie e la mobilità articolare vanno allenate in maniera accentuata durante tutta l’età prepuberale (8-13 anni) poiché in questo periodo si ottengono i maggiori successi.Ovviamente vanno esercitate prevalentemente quelle relative alla tecnica di base del calcio senza tuttavia trascurare l’acquisizione di forme di movimento di altre discipline sportive.
É opportuno perciò, che, nell’allenamento dei bambini si tenda ad una formazione di base generale, in modo da sviluppar un processo di crescita psico-fisica in più campi, utile per il futuro successo sportivo. Anche l’allenamento per la velocità, resistenza aerobica, per la forza rapida e per la forza resistente va iniziato in età prepuberale (a partire dagli 11-12 anni) per poter essere poi accentuato nei periodi successivi. Ponendo sempre la massima attenzione alle sollecitazioni a cui sottoporre le articolazioni e a limitando al massimo i traumi da contrasto. In conclusione solo attraverso un’attività fisica e sportiva condotta con metodo ed intelligenza ed adeguata alle possibilità psico-fisiche si svilupperà nei giovani un fisico armonico e robusto con una sana ed equilibrata personalità. Inoltre pur senza perdere di vista la possibile formazione del campione, l’allenamento dei giovani dovrà sempre essere svolto in forma Iudica.
Per lo scienziato Raymond Kurzweil entro 20 anni grazie alle nanotecnologie saremo immortali

"Alla velocità attuale delle scoperte le nanotecnologie ci permetteranno entro 20 anni di sostituire molte parti vitali che si vanno deteriorando nel nostro corpo". Kurzweil chiama la sua teoria "Law of Accelerating Returns", la singolarità tecnologica del nostro periodo storico è che il progresso accelera oltre la capacità di comprendere e prevedere degli esseri umani moderni. "Io e molti altri scienziati ritieniamo che in circa 20 anni avremo i mezzi per riprogrammare i nostri corpi in modo da fermare e poi invertire l'invecchiamento, le nanotecnologie ci permetteranno di vivere per sempre. Ad esempio il nanobot andrà a sostituire le cellule del sangue facendo il loro lavoro migliaia di volte più efficacemente". Kurzweil aggiunge che entro 25 anni saremo in grado di fare uno sprint olimpico per 15 minuti senza prendere fiato, o praticare lo scuba-diving per quattro ore senza ossigeno. "Anche chi sarà colpito da un attacco cardiaco non deve preoccuparsi.Potrà tranquillamente recarsi dal medico per una piccola operazione perchè nel frattempo i nanobots del sangue l'avranno mantenuto in vita riparando i danni nel sistema circolatorio", dice ancora Raymond Kurzweil. La domanda è: potremo considerarci ancora essere umani o ci trasformeremo in uomini cyborg?
Chi ha la coscia stretta come le modelle o le persone anoressiche sviluppa malattie cardiache più degli altri

"Chi ha le le cosce molto sottili, ad esempio le modelle che sfilano nelle passerelle oppure le persone anoressiche, hanno il doppio delle possibilità degli altri di sviluppare malattie cardiache o addirittura di arrivare ad un decesso precoce", dice il professor Heitmann."Ciò è dovuto al fatto che la coscia è costituita prevalentemente da muscoli che regolano il flusso di insulina e le infiammazioni". Allo studio hanno preso parte in Danimarca 3mila pazienti, 1.463 uomini e 1.380 donne di età compresa tra i 35 ei 65 anni.I partecipanti sono stati esaminati nel 1987-1988 per altezza, peso, circonferenza coscia, anca,circonferenza della vita e composizione corporea. Sono stati poi seguiti per 10 anni per verificare l'incidenza di malattie cardiache e per 12,5 anni per verificare il numero dei decessi.
Durante questo periodo 257 uomini e 155 donne sono morte, 263 uomini e 140 donne hanno sviluppato malattie cardiovascolari e 103 uomini e 34 donne hanno sofferto di malattie cardiache. Nel valutare i risultati, gli autori hanno notato che i sopravvissuti avevano una circonferenza della coscia maggiore. Il rapporto tra dimensione della coscia, morte precoce e sviluppo di malattie è rimasto immutato anche mettendo in conto la massa di grasso corporeo, l'obesità e altri fattori di rischio come il fumo ed il colesterolo alto. Gli autori dello studio hanno suggerito che il rischio maggiore che corre chi ha la coscia stretta è dovuto al fatto che c'è poca massa muscolare nella regione, questo porta ad avere una bassa sensibilità all' insulina che porta poi allo sviluppo del diabete di tipo 2.
Cancro ai polmoni nei fumatori e fattore ereditario, trovati i geni

I risultati della ricerca sono pubblicati sulla rivista Cancer Research.
Passeggiare all' aria aperta, se c'è smog rischio tromboflebiti

La trombosi consiste nella occlusione del vaso ad opera di cellule del sangue, le piastrine, che aderendo fermamente fra di loro producono un vero e proprio “tappo” che blocca il flusso nel vaso. Il vaso occluso va incontro all’infiammazione della parete, la cosiddetta tromboflebite.
Prima di questo studio era stata dimostrata la correlazione tra inquinamento atmosferico e eventi cardiovascolari maggiori quali infarto del miocardio e ictus cerebrale. Per quanto questi eventi siano clinicamente più gravi, lo studio dimostra che l’aumento del rischio è maggiore per la trombosi venosa che per infarto ed ictus. Curiosamente, l’aumento del rischio di trombosi venosa è minore nelle donne, grazie alla attività protettrice degli ormoni femminili, della terapia anticoncezionale e ormonale sostitutiva. Questo studio ha prodotto accesi dibattiti clinici sui possibili meccanismi responsabili dell’aumento di trombosi. Resta il fatto però che quale che sia il meccanismo, l’esposizione ad elevate concentrazioni di PM10 deve essere inclusa tra i fattori di rischio per l’insorgenza di eventi vascolari trombotici.
Che cos'è l'andropausa, una menopausa maschile?

Quindi i termini “menopausa maschile” o andropausa appaiono impropri: si preferisce parlare di Sindrome da carenza di androgeni nel maschio di età avanzata – detta anche con l’acronimo LOH (Late Onset Hypogonadism). Superati i 40 anni la produzione del testosterone si riduce. La sua azione non è limitata alla funzione riproduttiva, ma gioca un importante ruolo su molteplici organi e apparati; quindi un suo deficit può accompagnarsi ad un ampio corredo sintomatologico coinvolgente il sistema cardiocircolatorio, con vampate di calore, rossore al viso e sudorazione profusa; l’umore e la funzione cognitiva, con irritabilità, nervosismo, insonnia, sensazione di malessere generale, carenza di energia, scarsa concentrazione, deficit della memoria a breve termine, depressione, diminuzione dell’autostima; la sfera sessuale, con riduzione del desiderio e dell’attività sessuale, erezioni modeste o assenti, calo della potenza dell’eiaculazione, riduzione del volume dell’eiaculato. Si rilevano inoltre riduzione di massa e forza muscolari, perdita di capelli e di peli, obesità addominale. Altri effetti metabolici della carenza di androgeni sono rappresentati da riduzione del colesterolo HDL e aumento del colesterolo LDL, con conseguente aumento del rischio di patologie cardiovascolari, ed osteoporosi, con aumentato rischio di fratture. I sintomi, i segni e le conseguenze metaboliche della carenza di androgeni sono in gran parte reversibili e possono essere corretti con la terapia sostitutiva. La diagnosi di tale condizione può risultare a volte difficile data la poca specificità dei sintomi: in generale in presenza del corredo sintomatologico suddetto e di un calo del testosterone plasmatico in un uomo di età maggiore a 40 anni si può porre diagnosi di Ipogonadismo età-correlato (LOH). Quando la carenza di androgeni assume connotazioni importanti sul piano fisico ed emotivo e tende ad incidere in maniera significativamente negativa sulla sessualità maschile, e quindi sulla qualità della vita non solo dell’uomo ma anche della coppia, può essere utile un trattamento sostitutivo con testosterone, disponibile in capsule, gel e fiale per iniezione intramuscolare anche a rilascio prolungato (una iniezione ogni 3 mesi). In realtà però sarebbe opportuno considerare dei cambiamenti in toto dello stile di vita, oltre alla sola terapia sostitutiva; una corretta alimentazione, un buon controllo metabolico glicemico e lipidico, una costante attività fisica e l’astensione da fumo e alcolici rappresentano un menù fondamentale per un “sano trascorrere dell’età”!
Nuova scoperta: l'Aids si trasmette da mamma e figlio con il cibo premasticato

Gli studiosi hanno accertato tre casi di passaggio dell' Aids attraverso il cibo pre masticato, tracce del virus sarebbero state presenti nel sangue della saliva di chi ha masticato il cibo prima di darlo al proprio bimbo.
Il caso più evidente che ha portato alla formulazione della scoperta è stato quello di una bambina di 9 mesi portata al St.Jude perchè positva al test Hiv. Il neonato
che alla nascita era sieronegativo, avrebbe contratto il virus proprio nel passaggio del cibo masticato dalla propria mamma sieropositiva. La donna non ha mai allattato il bimbo. Al piccolo non sono state effettuate trasfusioni di sangue, non ha subito violenze e non ha mai avuto ferite. I test genetici hanno alla fine rivelato che la figlia è stata infettata con lo stesso ceppo del virus HIV appartenente alla madre.
Indagando accuratamente sulle pratiche di alimentazione della piccola i ricercatori hanno scoperto che la mamma utilizzava in maniera costante la premasticazione.
"E' noto che dare ai propri neonati cibo precedentemente masticato favorisce la trasmissione di infezioni di streptococchi ed epatite B - dice il dottor Gaur - l'Hiv è stato trasmesso con la stessa metodologia, anche se prima della scoperta di questi casi non ne avevamo la prova".
I risultati dello studio sono stati pubblicati nella rivista Pediatrics.
Cos'è lo stalking, il comportamento ossessivo

Nel 70% dei casi le vittime sono donne (dati dell’Osservatorio Nazionale sullo Stalking), ma a rischio sono anche coloro che svolgono professioni di aiuto, quali medici, infermieri, psicologi. La vittima, per quanto possa essere breve il periodo in cui viene perseguitata, rischia di conservare a lungo delle vere e proprie ferite: in base al tipo di atti subiti e alle emozioni sperimentate possono determinarsi stati d’ansia e problemi di insonnia o incubi, ma anche fl ashback e veri e propri quadri di Disturbo Post Traumatico da Stress. In molti casi inoltre le vittime non denunciano questi comportamenti per paura che la situazione diventi ancora più insostenibile, tuttavia il primo passo per cercare di venirne fuori è trovare il coraggio di denunciare senza vergogna e senza imbarazzo.
Perchè l'obesità porta allo sviluppo del diabete di tipo 2

Il Prof. Matteo Watt della Monash University, che ha guidato il team, ha dichiarato: "quando la proteina Pedf viene rilasciata nel sangue rende meno sensibile i muscoli e il fegato all' insulina, a questo punto il pancreas produce più insulina per bilanciare questi effetti negativi - continua ancora il Prof. Watt - Questo rilascio fa sì che il pancreas sia sovraccarico di lavoro portando il paziente a sviluppare il diabete di tipo 2". L' equazione è che più grasso sviluppi una persona meno diventi sensibile all' insulina che è necessaria per mantenere un giusto livello di glucosio nel sangue. "I nostri studi mostrano che l'incremento della proteina PEDF porta al diabete di tipo 2, ma soprattutto che ,bloccando la proteina, il corpo torna ad essere sensibile all' insulina." Secondo gli scienziati, il fatto di aver identificato questo collegamento spiega le ragioni per cui l'obesità provoca l'insorgenza del diabete di tipo 2.
I risultati sono pubblicati nell'ultima edizione del Cell Metabolism da cui questo articolo è stato tratto.
Vitiligine, cosa fare e le terapie giuste

Le parti “bianche” non abbronzandosi sono a rischio di eritemi o ustioni solari come la pelle di un neonato, per cui necessitano durante la stagione estiva di una totale protezione dai raggi ultravioletti. La causa della vitiligine è sconosciuta, anche
se si sospettano fattori autoimmuni e predisposizione genetica. Non sono noti i fattori scatenanti o favorenti anche se è stata documentata una incidenza maggiore tra componenti della stessa famiglia o a seguito di un evento stressante che da il via alla manifestazione primaria o alla sua recrudescenza.
Varie malattie di origine autoimmune possono associarsi alla vitiligine e le malattie tiroidee sono quelle più comunemente presenti in circa il 30 per cento dei casi. Va chiarito però che la cura della malattia associata migliora la vita dei pazienti ma non influisce affatto sull’andamento della vitiligine. E’ una malattia non contagiosa, né grave ai fini della salute, ma sicuramente complessi potrebbero essere i risvolti psicologici, per il senso di isolamento e depressione che a volte segue la comparsa delle macchie. Ciò è tanto più vero quanto la persona affetta da vitiligine si sente diversa dalle altre o addirittura rifiutata ed osservata per il problema estetico che le macchie generano. La lunga lista di terapie suggerite per la cura della vitiligine conferma la mancanza di un’unica opzione valida; si può sperimentare la PUVA-Terapia che consiste nell’assunzione di Psoraleni per via generale e successiva esposizione ai raggi UVA; l’uso di cortisonici locali; Psoraleni locali più luce solare. Si può approcciare anche chirurgicamente con un trapianto di cute pigmentata sulle chiazze di vitiligine; alcune volte i melanociti trasferiti ripigmentano le aree chiare. La terapia di prima scelta è oggi la Fototerapia UVB a banda stretta (lunghezza d’onda 311 nm.) perché i raggi luminosi di questa particolare banda ristretta sono più efficaci nello stimolare la melanogenesi e quindi la pigmentazione. Si fanno due o tre sedute settimanali e nel 70 per cento dei casi nei primi tre mesi si nota la comparsa di piccoli puntini di pigmentazione all’interno delle chiazze che possono richiedere anche più di un anno di terapia per la completa guarigione.
Che cos'è una vulvo vaginite, irritazione della vagina

VULVOVAGINITI BATTERICHE: spesso si tratta di batteri presenti nell'intestino che, data la stretta vicinarla anatomica tra ano ed ingresso vaginale nelle donne, a seguito di disturbi intestinali (stipsi odiarrea), non corretta igiene personale, rapporti sessuali non protetti, possono colonizzare la vagina; altre forme batteriche possono essere trasmesse sempre attraverso rapporti sessuali o anche frequentazione dì luoghi pubblici (palestre, piscine, ecc.). I sintomi sono caratterizzati prevalentemente da bruciori, arrossamento e secrezioni bianco giallastre più o meno abbondanti. Esistono poi delle forme il cui unico sintomo è caratterizzato da perdite vaginali con odore sgradevole, tipo pesce marcio, che spesso si accentua dopo un rapporto sessuale.
VULVOVAGINITI MICOTICHE: la forma più comune è la classica Candida. Anche in questo caso il passaggio a livello vaginale è spesso favorito dalla presenza di disturbi intestinali, da alterazioni nella dieta, con una maggior assunzione di zuccheri e lieviti, oppure come conseguenza di una terapia antibiotica. I sintomi sono caratterizzati da prurito intenso, forte arrossamento e, ma non sempre, secrezioni bianche dense "ricottose".
VULVOVAGINITI VIRALI: le due forme più frequenti sono quella da Herpes, caratterizzata dalla comparsa di piccole vescicole a grappolo che rompendosi danno un bruciore e dolore intenso, e quella da HPV, nota comunemente con il termine di verruche genitali o condilomi che necessitano di un trattamento particolare, a volte di tipo chirurgico.
VULVOVAGINITI ASPECIFICHE: comunemente dette da irritazione, conseguenti al contatto con detergenti intimi troppo aggressivi, indumenti stretti, colorati o allergizzanti, contatto con il lattice del preservativo o con la plastica degli assorbenti. La diagnosi viene fatta con la vista ginecologica, con l'ausilio del Pap-test o di tamponi vaginali, con la risposta dei quali viene prescritta la terapia a base di specifiche creme, lavande, ovuli vaginali e/o preparati per bocca.
I polipi uterini ostacolo alla maternità?

La loro localizzazione può essere all'interno dell'utero, in corrispondenza del fondo o di una delle pareti, oppure a livello del canale cervicale e, se provvisti di un peduncolo più o meno lungo, arrivare a sporgere a livello dell'orifizio uterino esterno. Solitamente non danno sintomi e vengono riscontrati casualmente durante una visita ginecologica o durante l'esecuzione di un'ecografia pelvica.Altre volte invece si manifestano con piccole perdite di sangue tra una mestruazione e l'altra, conseguente al loro ripetuto traumatismo, ad esempio successivo ai rapporti sessuali.In base alle loro dimensioni ed alla loro localizzazione, nelle donne in età fertile, possono creare difficoltà nel concepimento in quanto ostacolerebbero l'impianto dell'embrione oppure, se situati in corrispondenza di un ingresso tubarico, impedirebbero l'incontro tra lo spermatozoo e la cellula uovo.La diagnosi deve essere confermata mediante un'isteroscopia, ossia l'introduzione di una piccola telecamera all'interno dell'utero per confermare la presenza del polipo, valutarne le dimensioni e la sede di impianto. La terapia è chirurgica: il polipo va rimosso e ne va eseguito l'esame istologico, per ripristinare l'eventuale infertilità associata e per escludere la possibilità, seppur rara, della presenza di cellule maligne nel suo contesto.
Rifare i denti all' estero vale la pena?

Le sorprese ci possono sicuramente essere, a cominciare dall' esborso economico, più leggero anche del 50%, che se sommato a spese di viaggio e soggiorno resta comunque vantaggioso. Qualche esempio: per una semplice estrazione del dente o per un'otturazione in Ungheria si parte da 50 euro, mentre una corona in ceramica e oro costa 280 euro. Se avete bisogno di una dentiera acrilica si pagano 400 euro e allo stesso prezzo si fa uno sbiancamento dei denti. Per interventi così semplici di certo non vale la pena, ma i dentisti
ungheresi dicono che sono 50mila gli italiani che si recano ogni anno nel loro paese per curarsi i denti. Per un preventivo i pazienti italiani possono inviare una radiografia ed avere così un'idea della spesa da affrontare ma l'ordine dei medici di Padova mette ancora in guardia:"saranno necessarie visite di controllo successive quindi il paziente dovrà affrontare altre
spese per tornare sul posto, per non parlare poi del lavoro fatto sui denti. Nella gran parte dei casi è da rifare ex novo o da risistemare in modo radicale. Spesso al paziente che ha deciso di recarsi all'estero sono stati compromessi denti che prima erano sani, e l'odontoiatra di fiducia si trova nella difficile situazione di scegliere insieme al paziente se rifare completamente il lavoro o adattarlo al meglio possibile, compromettendone però la durata nel tempo. Vien da chiedersi allora se il gioco ne è valso veramente la candela".
Il futuro delle cellule staminali

La ricerca sulle staminali embrionali inizia nel 1998, quando J. Thomson le isola per la prima volta. Allora come oggi, sono prelevate dai "blastocisti", già destinati alla distruzione in quanto residuo soprannumero della fertilizzazione in vitro. Queste cellule contengono tutti quei formidabili segreti che le portano a generare gli oltre 250 tipi di cellule specializzate del corpo umano. Sanno formare tutte le nostre cellule mature, in quanto pluripotenti, ma non sono in grado di formare un vero organismo. In pratica con esse si vuole capire come si generano e degenerano i nostri tessuti, magari per contrastare in un futuro imprecisato alcune malattie. Importante è capire chi controlla i "controllori" del nostro corpo, i meccanismi ancora segreti che determinano la nascita, la proliferazione e la morte delle nostre cellule. Anche in Italia queste cellule totipotenti sono oggetto di studi da gruppi di scienziati.
I più importanti centri di ricerca sono il Laboratorio di Embriologia Medica dell'Università di Milano (dove ottengono ovociti stimolando chimicamente gli ovociti scartati in sede di fecondazione assistita), il Laboratorio di Biologia delle cellule staminali e Farmacologia delle malattie neurodegenerative sempre dell'Università di Milano (dove studiano l'evoluzione del gene che ha causato la Corea di Huntington), il Centro Universitario di Medicina Molecolare e Biofìsica applicata di Firenze (dove studiano le embrionali che contraendosi permettono al cuore di assolvere alla sua funzione vitale di pompa del sangue) e il Laboratorio del Prof. Condorelli presso Università la Sapienza Roma (dove si cerca un nuovo metodo per trasformare le staminali embrionali in cellule cardiache).Non sappiamo cosa ci riserva il futuro. Sappiamo però che la ricerca sulle cellule staminali embrionali, dopo oltre un decennio di studi, è oggi ad un passo da traguardi importantissimi in biologia molecolare e nella genetica di base.
Fare sport con il Nintendo Wii, sostituisce quello vero?

C’è però un lato curioso che sta emergendo negli ultimi tempi ed è in crescita esponenziale, parallelamente alla diffusione di video giochi sportivi per consolle: l’infortunio.
Rotture dei legamenti del ginocchio, lussazione della spalla... etc. sono eventi tutt’altro che rari che trascinano ogni giorno decine di persone ai pronto soccorso degli ospedali. Ebbene sì: è in aumento il numero dei ricoveri dovuti ad un elevato utilizzo della Nintendo Wii. L’aspetto curioso della questione è che ad essere colpiti da questi traumi non sono solo ragazzi ma
spesso e volentieri adulti di una certa età. La nostra impressione è che l’età media degli appassionati dei videogiochi di ultima generazione sia più alta di quella dei vecchi e probabilmente la possibilità di praticare in modo virtuale sport altrimenti difficili per chi non ha mai fatto almeno un corso base, ha influito su questo incremento di traumi. Gli sport maggiormente incriminati sono la corsa (soggetti a rischio sono quelli che presentano lassità legamentosa e possono andare incontro a infiammazione e/o distorsione del ginocchio) e il tennis in particolare che richiede torsioni improvvise e violente. I consigli del medico sportivo?
1. Non improvvisarsi sportivi da un giorno all’altro.
2. Rispettare la buona norma del riscaldamento anche in chi decide di fare sport virtuale.
Ed infine la consolle Wii stessa provvederà a porre rimedio a tali problematiche. Infatti l’ultima novità che gli appassionati conosceranno senz’altro è Wii Fit, per fare esercizi fisici e perfino Yoga con tanto di Personal Trainer. Cosa volere di più?
Come combattere il disturbo del sonno

1) Non cercate di risolvere il problema con il fai da te: autoprescriversi dei sonniferi non risolve il problema.
2) A cena evitate il consumo di carne. Preferite un pasto vegetariano, ricco di amidi. Pasta, riso e banane sono alimenti contenenti un precursore della serotonina che induce al sonno.
3) Effetto sedante anche per un bicchiere di latte caldo subito prima di coricarsi.
4) Evitate di compiere attività eccitanti prima di andare a letto. È bene, invece, fare attività fisica regolarmente, specie nel pomeriggio.
5) Seguite un corso di rilassamento, dal training autogeno allo yoga, che allevi le tensioni muscolari.
6) Eliminate gli alimenti contenti caffeina.
7) Non vi appisolate durante il giorno.
8) Andate a letto solo se assonnati, possibilmente in una camera silenziosa, che vi faccia sentire protetti.
9) Cercate di coricarvi e alzarvi sempre alla stessa ora, indipendentemente da quanto avete dormito durante la notte. Nove semplici consigli da seguire per evitare stanchezza, malumore e cefalee. La fase di sonno è importante quanto quella di veglia. Riposare vuol dire ricaricare le batterie per affrontare la giornata pieni di energia. Buonanotte!
La dieta per l'abbronzatura

molto più invitante a esporsi rispetto a una afosa, ma proprio per questo comporta un rischio più elevato di scottature. Particolare attenzione meritano sempre i bambini.
Ora diamo un'occhiata al cibo a cui si riserva poca cura. In realtà per una tintarella doc, l'aiuto che ci può dare una corretta alimentazione è fondamentale. Coadiuvanti nella dieta per l' abbronzatura sono in particolar modo la frutta e la verdura. Per chi vuole un po' approfondire l'argomento, precisiamo che il top salutistico del periodo è la vitamina A: serve a combattere l’afa. E nello stesso tempo aiuta l’abbronzatura, perchè difende l’organismo dai raggi solari e favorisce la produzione nell’epidermide del pigmento melanina, quello che dona la classica tintarella alla pelle. Il primo posto è conquistato indiscutibilmente dalle carote: contengono ben 1200 microgrammi di Vitamina A o quantità equivalenti di caroteni, ogni 100 grammi. E antiossidanti naturali sono le vitamine A, C ed E, presenti in abbondanza tra frutta e verdura in genere. La Coldiretti ha stilato la eco-classifica top ten dei cibi in una potenziale dieta per l'abbronzatura che fa star bene e “abbronza”, in base al contenuto in vitamina A dei diversi alimenti. Per quanto riguarda l'abbronzatura tra mare, lago, piscina, fiumi, ribadiamo i sempreverdi suggerimenti relativi alla prudenza: non troppe ore di sole, evitare i momenti della giornata più caldi, idratarsi frequentemente. Oltre alle precauzioni da adottare, tra cui creme protettive e protezioni per la vista. Nella lista stilata dalla Coldiretti - risulta essenziale consumare frutta e verdura fresca, fonti naturali di vitamine, sali minerali e liquidi preziosi. Per l'efficienza del metabolismo, nonchè per combattere i radicali liberi, conseguenti all'esposizione solare.
Ecco la top-ten per una salutare eco-tintarella
Vitamina A (*)
1. Carote 1200; 2. Spinaci e radicchi 500-600; 3. Albicocche 350-500; 4. Cicorie e lattughe 220-260; 5. Meloni gialli 200; 6. Sedano 200; 7. Peperoni 100-150; 8. Pomodori 50-100; 9. Pesche 100; 10. Cocomeri e ciliegie 20-40
(*) in microgrammi di Vitamina A o in quantità equivalenti di caroteni per 100 grammi Fonte: Elaborazioni Coldiretti
A San Marino record di longevità degli uomini nel mondo

La dieta migliore esiste?

DIETA A ZONA: Inventata da Barry Sears, si basa sull' equilibrio tra cibo e ormoni, in particolare gli eicosanoidi. Obiettivo, usare gli alimenti come farmaci pre promuovere la produzione di eicosanoidi buoni.
DIFETTI:fortemente sbilanciata nel contenuto proteico e privativa nei carboidrati. Inoltre propone abbinamenti arditissimi (emmental + crème caramel come prima colazione).
DIETA DELLO YOGURT: altra dieta monoalimento, a base di yogurt magri, con decisa riduzione delle calorie utili per il fabbisogno energetico. Usata come dieta "last minute".
DIFETTI:impossibile mantenere per più di pochi giorni. Con lo stesso principio di potrebbe inventare un numero infinito di diete dimagranti, da quella della salsiccia a quella dello zabaione.
DIETA DEL MINESTRONE: a ogni pasto si mangia un solo tipo di alimento: verdure e minestrone. Ideata da un cardiochirurgo americano per obesi cardiopatici, per forzare la diuresi.
DIFETTI:è una dieta monotematica, centrata su un unico tipo di alimento. Insieme ai chili si perdono potassio, sodio, calcio, magnesio e anche energia.
DIETA DISSOCIATA: ha il suo fondamento nella regola di non associare carboidrati e proteine nello stesso pasto perchè questi alimenti verrebbero digeriti con meccanismi in conflitto.
DIFETTI: il presupposto di base è errato perchè l'organismo ha bisogno di ricevere sinergicamente tutti i tipi di nutrienti per usarli al meglio.
DIETA A PUNTI: assegna un punteggio per ogni cibo: si ha a disposizione un certo numero di punti al giorno. I cibi con punteggio basso sono quello che hanno il via libera.
DIFETTI:è una tipica dieta con un alto tasso di proteine e pochi carboidrati, quindi grondante grassi. Una curiosità: olio, strutto e capitone hanno stranamente un punteggio basso.
DIETA MONTIGNAC: dieta a indice glicemico. E' uno dei tanti metodi basati sulla riduzione di carboidrati, con molti cibi da eliminare (quelli oltre l'indice glicemico di 50)
DIFETTI:Michel Montignac (che non era un medico) affermava che non esiste legame tra obesità e calorie. Falso. Inoltre è una dieta difficilmente applicabile perchè l'indice glicemico viene modificato dall' assunzione di altri cibi e dai metodi di cottura.
DIETA CRUDISTA: a base di prodotti crudi, nel presupposto che con la cottura si perdano proteine, vitamine e minerali. Niente carne, in quanto alimento "morto" e privo di energia.
DIFETTI:come tutte le diete estremizzate può essere dannosa. Non è semplice coprire il fabbisogno proteico (50-60 grammi al giorno). Limita eccessivamente i carboidrati complessi. E troppa fibra può aggravare l'irritabilità dell' intestino.
DIETA ATKINS: lanciata negli anni 70 da un cardiologo, è a bassissimo tenore di carboidrati. No a pane, pasta, riso e cereali, via libera alla carne.
DIFETTI:è la regina delle diete sbilanciate. Porta a un eccesso di proteine di origine animale (e di grassi) e a una quantità scarsa di frutta e verdura (il dottor Atkins al momento del suo successo era obeso).
DIETA SCARSDALE: ideata a fine anni 70, punta anch'essa sulle proteine (34% carboidrati, 43% proteine e 22% grassi). Le calorie giornaliere sono comprese tra 850 e 1000 kcal.
DIFETTI: serviva per dimagrimenti drastici in soggetti cardiopratici. Nelle persone sane è rischiosa per la salute: compromette gli equilibri metabolici dell' organismo e può alterare quelli psichici.
Latte e cereali per gli sportivi sono meglio dei beveroni energetici

Latte e cereali, infatti, sono in grado di ricostituire la riserva di glicogeno e favorire la sintesi proteica. La scoperta è arrivata dopo aver realizzato due biopsie muscolari: una appena dopo l'attività fisica e una 60 minuti dopo la dieta latte e cereali.
La ricostituzione dell'energia muscolare, inoltre, è immediata come ha dimostrato l'esperienza su 12 ciclisti sottoposti ad un moderato sforzo in una pedalata di due ore. Il latte costituisce una fonte di proteine di alta qualità facilmente digeribile e può promuovere la sintesi proteica e adattamenti all’esercizio. Questo lo rende un interessante rimedio alternativo casalingo per recuperare» suggerisce il fisiologo Lynne Kammer che ha partecipato all' esperimento e che sottolinea come il latte e i cerali siano, tra gli altri, un'opzione meno costosa delle bevande sportive.
Allergie da acaro in aumento, vaccinarsi!

All'inizio l'allergia si manifesta con una reazione a livello cutaneo come una dermatite, ma può poi passare all'apparato respiratorio causando riniti e ostruzioni nasali che possono peggiorare in asma allergico anche grave. «Per evitare questo peggioramento - ha dichiarato Valerio Di Rienzo, presidente dell'Associazione italiana specialisti allergologi e immunologi clinici - bisogna vaccinarsi somministrando basse dosi di allergeni per sviluppare una iposensibilizzazione che evita l'aggravarsi dei sintomi». La vaccinazione consentirebbe anche di contenere i costi di ospedalizzazione, cura e perdita di giornate lavorative. Si calcola che in Italia il costo complessivo delle allergie è di 2,5 miliardi di euro, il costo medio per paziente al giorno è di 750 euro fino ad un massimo di 4mila euro nei casi più gravi.
L'attività fisica serve? Sì, regala 2 anni di vita in più.

Per dimagrire la dieta delle banane

Giornata mondiale contro la pressione arteriosa, misuriamoci la pressione gratuitamente in tutta Italia

La SIIA (Società Italiana Ipertensione Arteriosa) promuoverà l'evento in Italia, con il Patrocinato del Presidente della Repubblica ed i Patrocini del Consiglio dei Ministri e del Mistrero della Salute, attraverso varie iniziative. Scopo primario dell'iniziativa è quello informare e sensibilizzare i cittadini sul tema (sono circa 15 milioni le persone che soffrono di ipertensione, circa il 30% della popolazione). In numerosi capoluoghi di provincia e in altre località minori, con il supporto della Croce Rossa, verranno allestite delle postazioni per offrire alla popolazione l'opportunità di un controllo gratuito della pressione arteriosa, e nelle stesse sedi sarà anche possibile inviare il materiale divulgativo che la SIIA ha appositamente realizzato. La stessa opportunità verrà offerta all'interno di numerosi Centri Ospedalieri e in ben 17.000 farmacie (grazie al supporto della FOFI - Federazione Ordini Farmacisti Italiani - e di Federfarma), che aderiranno all'iniziativa per tutta la settimana antecedente alla Giornata del 17.
Copritevi la bocca quando tossite, producete 20mila virus

50% in più di rischio tumore per chi usa le lampade solari anche solo una volta la mese

Il 29% degli intervistati si dice deluso dalla possibilità di non poter mostrare l'abbronzatura nei mesi estivi, il 46% afferma che la tintarella dona un aspetto sano e il 22% si sente più attraente con la pelle più scura. «Usare le lampade abbronzanti - spiega Katy Scammel, del Cancer Research, sul sito della Bbc - può sembrare un'opzione economica e rapida per non rinunciare alla tintarella, nonostante le vacanze siano andate all'aria. Ma fate attenzione: è un processo che dura solo pochissimi minuti, ma può creare danni per una vita intera». Il Cancer Research sottolinea che vi sono alcuni lettini abbronzanti che emettono raggi ultravioletti 15 volte più potenti di quelli che assorbiremmo stendendoci al sole anelle ore più calde. «E non c'è solo il pericolo di sviluppare il cancro della pelle - ricorda Scammel agli irriducibili della tintarella - ma anche rughe, piaghe e un invecchiamento precoce dell'epidermide».
Avete presente un foglio di giornale rimasto sotto al sole per un po' di tempo? Quella potrebbe essere la fine della vostra pelle.
Esplodono le vendite degli integratori alimentari in farmacia e al supermercato

La crescita, solo nel canale delle farmacie (dati Federsalus, federazione dei produttori di prodotti salutistici, rilevati da Nielsen), è dell'8,7% su base annuale, mentre nelle parafarmacie le vendite sono raddoppiate passando dal 3.6 al 7%. Le farmacie restano comunque in testa come canale preferenziale di acquisto ,85,4% del valore totale, gli italiani comprano soprattutto fermenti lattici (+6,3%), multivitaminici (in leggera flessione), dimagranti (+5,2%), ma anche integratori salini, quest'ultimi in salita del 94,8%. Quinto posto per gli integratori per capelli (+4,2%). Nella grande distribuzione (che rappresenta il 7,5% del valore totale del mercato) invece i prodotti più richiesti sono dimagranti (+0,6%), integratori sportivi (al secondo posto malgrado un decremento del 2,9%), ginseng e pappa reale (-7,3%), multivitaminici e lassativi (rispettivamente +7,8% e +12,7%). In generale gli integratori hanno conquistato sempre di più la fiducia dei consumatori fino a convincere 1 italiano su 3. Il consumo coinvolge il 32% della popolazione e non è una moda passeggera. Il 62,1% del campione dichiara, infatti, di utilizzare integratori da oltre due anni, il 45,6% afferma di assumerli occasionalmente, mentre il 18,1% utilizza questi prodotti regolarmente durante tutto l'anno. Circa due terzi degli utilizzatori sono donne (66,1%) con un livello di istruzione medio-alta (51,7%). A consigliare nell'acquisto dei prodotti è principalmente il proprio medico (51,7%) o il farmacista (7,5%).
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