Perchè mangiamo cosi' tanto durante le feste

Le feste rappresentano un periodo vuoto da impegni quotidiani. In genere tutto si ferma. Ci si organizza per le consuete riunioni di famiglia durante le quali si gioca, ma soprattutto ci si abbuffa di ogni sorta di cibo.
Un tempo questo aveva un senso, perché rappresentavai l solo momento in cui si poteva far scorta di alimenti, dolci, energetici e ricchi di grassi dei quali non si aveva la disponibilità per tutto l’anno. Oggi decadendo l’aspetto legato al soddisfacimento di una necessità meramente alimentare, si rafforzano quelle motivazioni più complesse che ruotano attorno al “rito dell’ingozzata”. Emergono svariati aspetti che in realtà nulla hanno a che vedere con l’alimentazione.
Il cibo assume quindi un valore simbolico. Mangiare insieme costituisce una sorta di regressione collettiva: in un momento in cui ci si libera dagli impegni legati al dovere, significa lasciarsi andare, abbandonandosi ai desideri ed ai bisogni primari (oralità e gioco) che vengono soddisfatti in gruppo. Il desiderio e l’appagamento di impulsi senza controllo portano inevitabilmente ognuno a perdere i confini della propria gestione personale e quindi ad indugiare nel piacere, esagerando.
La rituale abbuffata potrebbe rappresentare anche il tentativo collettivo di tenere lontane, o meglio, di negare dolori causati, ad esempio, dall’assenza di una persona cara o da problemi e difficoltà personali che paradossalmente si acuiscono nel giorno di festa. È proprio quando non si ha nulla da fare e ci si può dedicare agli affetti cheriemerge ciò che non è stato risolto o è problematico a livello personale o a livello familiare …e allora cosa farne, come gestirlo? Forse affogandolo nel cibo! Le tristezze e le cose negative sono vietate durante le feste, tutti devono essere gioiosi e spensierati. Il cibo che viene trangugiato colma i vuoti lasciando sommerso ciò che non può essere socializzato. In un’orgia alimentare collettivamente consolatoria vengono quindi annegati aspetti positivi, negativi e realtà comunque complesse in nome di qualcosa che è al di sopra del singolo individuo ed ha un significato mistico e trascendentale.