Che cos'è la fisiologia

Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei”. Quante volte abbiamo riflettuto su questa massima tentando di regolare la nostra alimentazione. E quante volte abbiamo sentito parlare di iperalimentazione. Un noto antropologo francese sintetizza il cambiamento dei tempi sottolineando che mentre una volta era l’uomo a correre dietro al cibo, oggi è l’inverso: il cibo rincorre l’uomo.
Nella società moderna l’iperalimentazione, insieme allo stress, alla sedentarietà e all’inquinamento, determinano l’induzione di patologie che si manifestano soprattutto nell’anziano, formando una fascia, in continuo aumento, di vecchi malati e non socialmente produttivi.
Eppure la durata di vita media è aumentata notevolmente: dai 30-40 anni fissati nell’epoca preistorica sino al 1500, si è saliti ai 40-50 anni nel periodo che va dal 1500 al 1900. Oggi si “resiste” sino a 80-90 anni.
All’aumento della durata della vita, non corrisponde, però, un uguale aumento della qualità della vita. Ovviamente non possiamo ritenere valido il sistema della nostra esistenza irto di “insidie” ma non abbiamo, almeno a breve, grandi possibilità di cambiarlo: dobbiamo, perciò, accettarlo. Possiamo, però, educarci a vivere bene, al massimo delle proprie possibilità, consentendo, attraverso l’ottimizzazione della fisiologia, di allontanare la comparsa della patologia.
E’ il ruolo che assume oggi la Fisiologia Medica, una materia sanitaria che s’interessa dello studio dei vari meccanismi che controllano le funzioni del nostro corpo: quindi, una branca che non può presentare l’esasperato e velocissimo sviluppo che ha caratterizzato la patologia medica e la terapia.
“La Medicina Fisiologica, attraverso la rieducazione comportamentale e l’ottimizzazione dei sistemi di vita, vuole permette a ciascuno di noi di raggiungere un’età avanzata nel pieno delle sue capacità psicofisiche e, quindi, non incapace di lavorare e di produrre ma, in rapporto alle proprie possibilità, ancora valido per se e per gli altri” spiega il professor Maurizio Ceccarelli, il primo medico ad aver introdotto questa branca medica in Italia, fondatore dell’AE.PHY.MED. CENTRE (International Centre for Study and Research in Aesthetic and Physiological Medicine). Si deve a lui la stesura del protocolli clinici raccolti nel Life Quality Medical Program.

Sulla base di una visita medica e delle analisi necessarie a comprendere il livello di funzione dei vari organi ed apparati, si riprogrammano i comportamenti del paziente sul piano alimentare, motorio, cosmetico, psicologico, comportamentale e si attuano programmi di restituzione e correzione al fine di ottimizzare il suo benessere e consentire un miglioramento della qualità della vita”. Inizialmente praticato da manager, professionisti, personaggi dello spettacolo, il Life Quality Medical Program è protocollo di facile accesso per ogni classe sociale.
Infatti, tolto il costo della visita medica, non prevede dispendiosi trattamenti ma semplicemente una rieducazione comportamentale che non presenta costi, ma solo impegno e volontà.