Allergie, attenzione al polline

La congiuntivite primaverile è un’infiammazione frequentemente associata a rinite (oculorinite), che produce iperemia (rossore) e chemosi (gonfiore) congiuntivale, secrezione sierosa, prurito e fotofobia. Si calcola che soffra di questo disturbo il 10% circa della popolazione infantile (fino ai 5 anni di età) ed il 20% della popolazione fino ai 10 anni di età.
Le possibilità di prevenzione prevedono di evitare o ridurre al minimo il contatto con il polline, laddove possibile, o tramite la terapia desensibilizzante eseguita dal medico con appositi vaccini. Il trattamento di base della congiuntivite allergica, di competenza medica, si avvale di antistaminici in collirio (Ketotifene fumarato, nedocromile, levocabastina) o per bocca nei casi più gravi e di cortisonici in collirio (clobetasone). Nei casi più lievi tuttavia si può ricorrere per alcuni giorni ai numerosi prodotti di libera vendita che associano antistaminici e vasocostrittori (es. Tetramil, Imidazyl Antistaminico), sospendendo nel frattempo l'eventuale uso di lenti a contatto. Dunque solo un disturbo stagionale che se ben curato non ci farà apprezzare meno la dolcezza della stagione estiva.
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