Zoonosi, malattie che portano gli animali

Qui parleremo delle zoonosi veicolate dai nostri animali da compagnia. Quella più frequentemente segnalata e che si trasmette con facilità è la dermatomicosi. Ad un esame clinico il cane o il gatto presenta sulla cute delle zone circolari caratterizzate dalla perdita di pelo (a volte è visibile un alone iperemico) non pruriginose e con assenza di croste o pustole. La diagnosi può essere comprovata da esami di laboratorio con l’uso di terreni colturali o con l’uso della lampada di Wood. Il trattamento terapeutico può essere locale con uso di lozioni o creme o generale con l’assunzione di farmaci antimicotici per via orale.
Generalmente la prognosi è fausta con la guarigione del soggetto trattato e completa ricrescita del pelo. Altra malattia cutanea trasmissibile è la scabbia o rogna sarcoptica che si manifesta nel cane con caduta del pelo, macchie rosse, papule e croste grigiastre per l’ispessimento della pelle, generalmente inizia nelle regioni della testa per poi estendersi ulteriormente.L’ animale si gratta avendo un prurito intenso. Anche nell’uomo si ha molto prurito e comparsa di puntini rossastri. La terapia si avvale positivamente di sostanze acaricide (bagni medicati ecc.).
Un’altra zoonosi da segnalare è la Borreliosi o Malattia di Lyme che viene trasmessa da zecche infette che pungono l’uomo. La sintomatologia è rappresentata da febbre, depressione, anoressia e zoppia. La diagnosi di certezza si ha con il prelievo di sangue e ricerca degli anticorpi anti-Borrelia.
L’Idatidosi inoltre è una zoonosi il cui agente etiologico è l’Echinococcus granulosus granulosis. Può parassitare l’intestino del cane e le uova eliminate nel mondo esterno con le feci. Se ingerite dall’uomo possono maturare e, raggiunto il fegato e i polmoni, formare delle cisti dette appunto cisti idatidee di notevole grandezza. E’ in netta diminuzione e va considerata una malattia professionale (veterinari, pastori, macellai).
Per concludere, una zoonosi molto diffusa è la toxoplasmosi causata da un protozoo il Toxoplasma Goondi. La malattia è spesso nell’uomo asintomatica ma se contratta in gravidanza può provocare gravi danni al feto o addirittura aborto. Il gatto risulta essere disseminatore delle oocisti (forme larvali). Il contagio avviene sia attraverso l’ingestione di oocisti con verdure o acqua contaminata o con l’ingestione di carni poco cotte. Molto importante è la prevenzione: cottura della carne, lavaggio accurato delle verdure ed un prudente contatto con il gatto per quanto riguarda le donne in gravidanza.
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